Riforma pensioni, Legge di Bilancio e Quota 100: le ultime novità

Il ddl Bilancio è approdato ieri in Aula al Senato. La discussione proseguirà questa mattina a partire dalle nove. Nella giornata di oggi sarà posta la fiducia: le dichiarazioni di voto inizieranno alle 22, poi seguirà la chiama dei senatori intorno alle 23.  La giornata di ieri ha visto il Partito democratico abbandonare i lavori della Commissione bilancio al Senato. “Arriva in Aula una legge di bilancio pesantissima, che nessun organo del Parlamento ha mai potuto votare, con misure che avviano di fatto la stagione della decrescita infelice. Non era mai successo prima, nella storia della Repubblica, che la legge principale dello Stato arrivasse in Aula il 20 dicembre, senza neanche l’ombra di una discussione. È uno strappo istituzionale rilevantissimo”, ha dichiarato il Capogruppo Pd al Senato, Andrea Marcucci, via social.

“In sette giorni non un emendamento è stato votato. La #legge di bilancio è stata stravolta dagli emendamenti del governo”, ha sottolineato il senatore Antonio Misiani. “I documenti inviati a Bruxelles da Conte e Tria non sono stati mai trasmessi al Parlamento italiano, manco fossimo l’ultima assemblea di condominio. La maggioranza ha detto no anche all’audizione dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio, l’organo indipendente che deve supportare Camera e Senato nelle decisioni di bilancio”, ha aggiunto.

Nessuna traccia della proroga dell’Ape sociale nel maxi emendamento governativo 

“Spero di sbagliarmi, ma nel maxi emendamento alla legge di Bilancio non ho trovato la proroga dell’Ape sociale. Un’altra promessa mancata da parte del Governo?”, ha dichiarato Cesare Damiano, dirigente del Partito Democratico. “Se così fosse, causeremmo un grave danno a chi svolge i lavori più faticosi, a chi non arriva ai 38 anni di contributi e soprattutto ai disoccupati che, con 63 anni di età e appena 30 anni di contributi possono già andare in pensione”, ha puntualizzato.

Quota 100 senza l’Ape sociale è una misura fragile che penalizza i più deboli. Se non la si proroga entro la fine dell’anno scade al 31 dicembre, tra pochi giorni, e si crea un vuoto normativo. Ci piacerebbe avere una risposta dal Governo”, ha sottolineato l’esponente dem.

La famiglia è assente nella legge di Bilancio

La senatrice Paola Binetti ritiene che con la Manovra finanziaria presentata dal Governo si sia realizzato il vero tradimento del patto con gli italiani, in quanto “la famiglia è sempre meno presente”. “Progressivamente sempre meno presenti nella attuale legge di bilancio i diritti delle famiglie e quelli dei minori. Dopo roboanti affermazioni di principio, dopo aver perfino istituito un Ministero della famiglia, il governo fa ogni giorno di più un vistoso passo indietro”, ha affermato Binetti.

“Il famoso patto con gli italiani è diventato un binario su cui si rincorrono pensioni Quota 100, rivolte ad una platea anche lei in decrescita infelice, e il reddito di cittadinanza con giovani che stanno smascherando l’insidia che nasconde e tornano a chiedere a gran voce lavoro e soprattutto lavoro. Degli altri obiettivi promessi e sottoscritti nel Patto di governo non si parla più da tempo”, ha sottolineato la senatrice.

“Salvini e Di Maio, ben attenti a non lasciare che l’altro faccia un passo avanti in più, e quindi decisi a far affogare l’intera legge al grido di Abbasso la Fornero e cancellate il RIS, perchè ora arriviamo noi. Paladini di un cambiamento che non c’è e totalmente distratti rispetto agli altri obiettivi”, ha aggiunto.

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