Inclusione scolastica degli alunni con disabilità: le novità dal Premier Conte

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Marco Bussetti, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che, a norma dell’articolo 1, comma 184, della legge 13 luglio 2015, n. 107, introduce disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, recante “Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità”.

Il testo mira, in particolare, ad assicurare una maggiore partecipazione dei portatori di interessi nelle decisioni concernenti le misure educative a favore degli alunni con disabilità e a garantire un significativo supporto alle istituzioni scolastiche nella realizzazione di adeguati processi di inclusione, anche attraverso la previsione di opportune misure di accompagnamento delle istituzioni scolastiche in relazione alle modalità di inclusione degli alunni con disabilità.

Le dichiarazioni del Premier

“Si è da poco concluso il Consiglio dei Ministri. Abbiamo approvato il decreto correttivo del d.lgs. n. 66 del 2017 sull’inclusione scolastica degli alunni con disabilità. Si realizza un cambio di passo nella scuola italiana, si afferma un principio di civiltà. Si creano le premesse per migliorare l’inclusione scolastica, coinvolgendo le famiglie e consentendo la crescita delle alunne e degli alunni con disabilità su un piano di uguaglianza con gli altri. L’intero provvedimento si richiama alla Convenzione delle Nazioni Unite per i diritti delle persone con disabilità, e introduce il modello bio-psico-sociale della disabilità. D’ora in poi tutti, nella scuola, saranno coinvolti nei processi di inclusione volti a rimuovere le barriere che ostacolano la piena partecipazione dell’alunno“, ha dichiarato il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, via social.

La disabilità come interazione fra la condizione di salute della persona e il contesto

“La disabilità non riguarda la singola persona, ma coinvolge il contesto familiare e sociale in cui questa persona vive e studia. Dobbiamo mirare a un contesto senza barriere, più ricco di opportunità. Si prospetta un cambio di paradigma: la disabilità come interazione fra la condizione di salute della persona e il contesto entro cui tale persona vive; così si supera l’impostazione fondata sulla menomazione e sullo svantaggio sociale. Con la nuova cultura dell’inclusione faremo fare un balzo in avanti alla scuola italiana, a tutto beneficio delle alunne e degli alunni con disabilità”, ha affermato Conte.

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