Amnistia e indulto, carceri e detenuti, le ultime news al 12 maggio 2018

Continua la scia di aggressioni all’interno delle carceri italiane. A Sassari, un agente di polizia penitenziaria è stato aggredito brutalmente da un detenuto magrebino, che per la violenza ha utilizzato il piede di un tavolo di legno. Gli altri agenti di polizia sono immediatamente intervenuti, ed il loro intervento è stato necessario per poter mettere in salvo l’agente pestato e per calmare i detenuti.

Quest’aggressione arriva a pochi giorni da un altro episodio di violenza avvenuto nel carcere sasserese, e a parlare della situazione è il segretario generale della Sardegna, Michele Cireddu: “Siamo consapevoli che in un Istituto penitenziario, peraltro con una tipologia di detenuti di difficile gestione come quello sassarese, possano verificarsi degli episodi di violenza, ma se tali episodi si verificano con troppa frequenza crediamo sia necessario un immediato intervento dei vertici dell’Amministrazione perché da quanto emerge, si rischiano eventi tragici.

Cireddu continua la sua spiegazione, dicendo che: “Un nostro storico dirigente, durante la visita sui luoghi di lavoro di un penitenziario della regione dichiarò alla stampa che ‘un pugno subito da un agente di Polizia Penitenziaria equivale ad un pugno dato allo Stato italiano’, questi tristi episodi purtroppo, ci costringono a rispolverare una dichiarazione quanto mai attuale. Il personale è stanco di subire tali aggressioni, i poliziotti che operano negli Istituti del distretto non devono continuare ad essere le vittime sacrificali di un sistema penitenziario che sembra avere delle falle preoccupanti”.

Le ultime news dal mondo del carcere: ritrovati due telefoni cellulari nel carcere di Sanremo.

Nel carcere di Sanremo sono stati trovati due telefoni cellulari. La polizia penitenziaria, durante un’indagine, ha rinvenuto i cellulari: uno era nascosto negli slip di un detenuto italiano, mentre l’altro era stato lanciato fuori dalla finestra da un detenuto magrebino. A commentare l’accaduto è il segretario regionale del sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe ligure Michele Lorenzo: ” I telefonini sono molto pericolosi perché il loro utilizzo consente di mettere in contatto i detenuti con l’esterno quindi consentire anche probabili piani di fuga”. Fortunatamente, ribadisce Lorenzo, la polizia penitenziaria svolge un ottimo lavoro e riesce a rintracciare i telefonini.Qui puoi trovare tutte le ultime news su amnistia, indulto e carceri.

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