La situazione in cui versano molte carceri italiane è critica. L’Osapp in questi giorni ha lanciato un allarme che riguarda il carcere di Ivrea, e le condizioni in cui è descritto l’istituto penitenziario sono davvero tragiche, in quanto, si legge in una lettera che il sindacato ha scritto al ministro della giustizia Alfonso Bonafede, la struttura è diventata fatiscente, e si invita a chiuderla.
Il segretario dell’Osapp fa sapere che “Il personale di Polizia penitenziaria e persino i detenuti versano in condizioni lavorative, di vivibilità strutturale e gestionale, ai limiti se non, probabilmente, al di fuori della legalità e sicuramente fuori da ogni più elementare forma di organizzazione e gestione prevista per un qualsiasi istituto penitenziario che non sia presumibilmente attribuibile ai paesi, con tutto il dovuto rispetto, del terzo mondo”.
Rischio legionella e allarme sicurezza nel carcere di Ivrea.
Il carcere di Ivrea, infatti, appare in pessime condizioni. Non solo la struttura, come si diceva, è ormai fatiscente, ma mancano anche delle misure di sicurezza essenziali come un impianto antincendio. È inoltre disattivato da diversi mesi il sistema di sicurezza atto a segnalare eventuali scavalcamenti della recinzione. Le difficili condizioni della struttura non si ripercuotono solo sui detenuti, ma anche sul personale di polizia penitenziaria, che è costretto a lavorare in un carcere sovraffollato.
Anche il bilancio non è dei migliori: il forte deficit fa sì che non si possa acquistare neanche più una lampadina: parte dell’illuminazione di notte, per risparmiare, viene spenta, ma in questo modo la polizia penitenziaria non può vedere attraverso le telecamere di sicurezza. Le condizioni igienico sanitarie, inoltre, sono pessime, tant’è vero che l’Asl ha denunciato un elevato rischio di diffusione della legionella.