Amnistia e carceri, le ultime news: la visita dei radicali nel carcere di Pozzuoli. Una delegazione dei Radicali nei giorni scorsi ha fatto visita al carcere femminile di Pozzuoli. Questa struttura detentiva presenta diversi problemi tra cui il sovraffollamento (La capienza regolamentare è per 109 detenute, ma attualmente si ospitano 160 persone. Il numero di detenute presenti, tuttavia, è in diminuzione, basti pensare che fino a qualche anno fa erano presenti 220 recluse), ma non mancano le iniziative messe in atto grazie alla direttrice Sarah Meraviglia volte a rendere l’istituto di pena conforme alle normative sia nazionali che europee.
A Pozzuoli molte detenute si dedicano alla cucina, che è mantenuta pulita ed è dotata di diverse attrezzature. I servizi igienici e le celle sono mantenuti in ottimo stato, anche se spesso in una cella sono recluse fino a 12 detenute. Le attività ricreative sono diverse: ginnastica, zumba, ricamo, ed inoltre le detenute possono usufruire di una biblioteca. Sono attivi corsi di istruzione, ma non è possibile conseguire un diploma completo: i corsi si fermano al biennio delle superiori. L’infermiera è ben attrezzata, ed inoltre qui è messa in atto la politica delle celle aperte. C’è anche la possibilità di lavoro, in quanto la pulizia e la manutenzione, al posto di essere appaltati a ditte esterne, sono stati affidati alle detenute che hanno la possibilità di accedere al lavoro esterno. Le detenute, inoltre, possono dedicarsi alla produzione di cravatte e si caffè.
Le ultime news dal mondo del carcere ad oggi: il concerto pasquale a Catanzaro.
Nei giorni scorsi nel carcere di Siano, a Catanzaro, si è svolto un concerto in occasione delle festività di Pasqua. La bella iniziativa si è svolta grazie ad un’idea di Michele Ligarò dei Nomadi, sempre vicino alle cause sociali. Al termine del concerto, a Ligarò è stata consegnata una targa, realizzata in ceramica dai detenuti, per ringraziarlo ed omaggiarlo.
A parlare della bella niziativa svolta è la direttrice del carcere Angela Paravati: “Il concerto non è solo un momento di socialità, ma costituisce un’occasione di educazione musicale, che è una forma di educazione alla legalità. Come è stato evidenziato negli ultimi anni anche dai più grandi maestri della musica italiana, come Riccardo Muti, ‘chi fa musica non delinque’. Non si può suonare uno strumento in un’orchestra disinteressandosi di ciò che suona il compagno; non si può ascoltare un concerto senza prestare attenzione alla musica e alle parole. Questa educazione all’attenzione verso l’altro può costituire una tappa importante di un percorso di crescita”. Qui puoi trovare tutte le ultime news su amnistia, indulto e carceri.