Sono stati catturati i due detenuti evasi nei giorni scorsi a Torino. I due, entrambi con fine pena nel 2020, non sono rientrati nel penitenziario dopo aver avuto un permesso premio. Si tratta di due detenuti collaboratori di giustizia, in passato affiliati alla Sacra Corona Unita: un detenuto ha 55 anni, e sta scontando la pena per omicidio, associazione a delinquere di stampo mafioso ed estorsione, ed uno ha 50 anni ed è in carcere per rapina. Dopo qualche giorno, i detenuti evasi sono stati rintracciati e arrestati in un appartamento di Riccò del Golfo in provincia di La Spezia.
Le ultime news dal mondo del carcere: slittano ancora i lavori per la rete idrica di Santa Maria Capua Vetere.
Ancora non è stata allacciata la rete idrica al carcere di Santa Maria Capua Vetere. Per far fronte al problema, è stato istituito un impianto di potabilizzazione che attinge a 2 pozzi, ma il costo è estremamente elevato: si parla di cifre altissime, circa cento mila euro l’anno sborsati dall’amministrazione della casa circondariale.
Il carcere di Santa Maria Capua Vetere è afflitto dal problema del sovraffollamento: qui vi sono oltre 1000 detenuti, e le condizioni igienico sanitarie con cui sono costretti a convivere non sono delle migliori.
Il M5S ha preso visione dell’ultimo cronoprogramma riguardante i lavori per la realizzazione della condotta idrica, e si evince un ulteriore slittamento, che passa da febbraio 2019 ad agosto 2019. Il M5S ha dichiarato che “Adesso la responsabilità è nelle mani della nostra amministrazione ma considerando i risultati nulli ottenuti fino ad ora anche sul cronoprogramma per la soluzione dei problemi ambientali abbiamo forti dubbi sulla sua conclusione nei tempi stabiliti. Intanto poco interessa se i detenuti non hanno la possibilità di lavarsi con una certa frequenza o di usufruire di acqua potabile”
Ha poi aggiunto che “Il Movimento 5 Stelle continuerà a vigilare e informare sulla questione come già fatto a suo tempo con le interrogazioni e la visita ispettiva alla casa circondariale della Portavoce al Senato, Vilma Moronese avvenuta nel 2013 e che ha aperto gli occhi su questa triste vicenda di incuria e mala gestione della cosa pubblica riservandosi qualsiasi azione in suo potere per far sì che non si accumulino ulteriori ritardi. Riusciranno i nostri amministratori a completare i lavori prima della scadenza dell’utilizzo dei fondi che è prevista nel 2020? Ai posteri l’ardua sentenza!”.