Dal 27 gennaio 2019, diciasette banche centrali nazionali dei rispettivi paesi dell’area dell’euro cesseranno di immettere in circolazione biglietti da 500 euro. Per una transizione ordinata e per ragioni logistiche, ha spiegato la Bce, la banca centrale tedesca Bundesbank e quella austriaca la Oesterreichische Nationalbank continueranno a emettere questo taglio fino al 26 aprile 2019 compreso.
Euro compie 20 anni e dal 27 gennaio 2019 addio alle banconote da 500!
Le banconote da 500 euro circolanti continueranno ad avere corso legale e potranno essere utilizzate come mezzo di pagamento e riserva di valore, ossia per le spese e il risparmio. Allo stesso modo, le banche, i cambiavalute e gli altri operatori commerciali possono continuare a reimmettere in circolazione i biglietti da 500 euro. Come tutte le banconote in euro, il biglietto da 500 euro preserverà sempre il suo valore e potrà essere cambiato in qualsiasi momento presso le banche centrali nazionali dei paesi dell’area dell’euro.
Sono passati 20 anni da quanto la moneta unica è stata lanciata, era il primo gennaio 1999, in 11 Paesi europei, tra cui l’Italia, inizialmente solamente per le transazioni contabili e finanziarie, e nel 2002 anche come banconota e moneta di uso comune. “Vent’anni dopo, sono convinto che quella fu la firma più importante che io abbia fatto“, perché “l’euro è diventato un simbolo di unità, sovranità e stabilità”, ha ricordato il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker. “Ricordo i duri e combattuti negoziati per il lancio dell’Unione economica e monetaria. E ricordo la profonda convinzione che avevamo di stare aprendo un nuovo capitolo nella nostra storia comune. L’euro ha portato prosperità e protezione ai nostri cittadini e dobbiamo garantire che continui a farlo”.
Secondo Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo, “la creazione dell’euro 20 anni fa è stato un momento cruciale nella storia europea. Da allora, la nostra moneta comune è diventata una potente espressione dell’Ue come forza politica ed economica nel mondo. Nonostante le crisi, l’euro si è mostrato resiliente”. Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo, ha dichiarato che l’euro “è più popolare oggi che mai: tre cittadini su quattro ritengono che sia positivo per la nostra economia”.