Verona. Dura la replica del ministro dell’Interno Matteo Salvini alle critiche dell’ONU: “Un organismo internazionale che costa miliardi di euro ai contribuenti, che ha come membri la Corea del Nord e la Turchia, regimi totalitari, e viene a fare la morale sui diritti umani all’Italia, a Salvini per il decreto sicurezza, fa ridere, è da Scherzi a parte“.
Così Salvini dalla fiera di Verona: “Sono pronto a portare il decreto sicurezza domani in consiglio dei ministri“. Infatti , ha spiegato, “io domani sono a Roma, mi sono tenuto la giornata piena di impegni al ministero. E quindi non vedo l’ora che il decreto sicurezza diventi realtà”, perché “c’è il contrasto ai camorristi, agli scafisti, agli spacciatori, ai teppisti di strada, ed è un passo avanti per città più sicure“. “Spero quindi che nessuno abbia da ridire”.
“L’ONU non faccia campagna elettorale in Italia!”
Fonti del Viminale avevano già delineato i termini della questione: il ministero dell’Interno ritiene “necessario, urgente e tecnicamente ineccepibile” il decreto Sicurezza bis e auspica di vederlo approvato nel “Cdm di lunedì”. Poi l’augurio “che l’autorevole Onu dedichi le energie all’emergenza umanitaria in Venezuela, anziché fare campagna elettorale in Italia”.
Un’autorevolezza testimoniata da… Turchia e Corea del Nord!
“Il Viminale non ha sottovalutato la lettera dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani dell’Onu, soprattutto alla luce della competenza e dell’autorevolezza delle Nazioni Unite in materia. Autorevolezza testimoniata da alcuni Paesi membri dell’Onu come Turchia e Corea del Nord“, si legge. “È quindi singolare che l’Alto Commissariato per i Diritti Umani non si fosse mai accorto che la multa per chi favorisce l’ingresso non autorizzato di immigrati fosse già presente da tempo nell’ordinamento italiano (articolo 12 del Testo unico sull’immigrazione): il Decreto Sicurezza Bis aggiorna la norma. Una svista che gli uffici del ministero dell’Interno avrebbero segnalato riservatamente agli autori della lettera, se solo l’Alto Commissariato l’avesse inviata prima al Viminale e poi – eventualmente – ai media e non viceversa“.
Di Maio: “Commento surreale!”
“A me sembra surreale che l’Onu commenti un decreto che non abbiamo discusso in Cdm, e che io neanche ho letto nel suo testo ufficiale, che è ancora al vaglio dei tecnici che lo stanno, tra l’altro, riorganizzando”, è il commento del vicepremier Luigi Di Maio che ha aggiunto: “C’è una critica preventiva, non lo abbiamo neanche discusso, mi sembra un po’ assurdo“.