Lunedì 15 gennaio su Rai 2 tornano quattro nuovi appuntamenti con Mai più Bullismo, la trasmissione condotta da Pablo Trincia. Si tratta del primo social coach sul bullismo realizzato dalla Società Verve Media Company in collaborazione con Rai e il MIUR, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che uniscono le forze anche quest’anno per sensibilizzare su un fenomeno che non riguarda solo le ragazze e i ragazzi che ne sono vittime, ma anche le famiglie, la scuola, l’intera comunità. Per raggiungere il più ampio pubblico possibile di giovani e giovanissimi – e dei loro familiari – il programma sarà replicato nel day time del sabato: alle 13.30 il 13 gennaio e alle 14 il 20 gennaio, sempre su Rai2.
Mai più Bullismo: la storia della dodicenne Simona.
Protagonista della seconda puntata è Simona, 12 anni, di Santa Fiora, in provincia di Grosseto, dove vive con il padre boscaiolo di origini macedoni, la madre albanese, la sorella maggiore di 14 anni e il fratello minore di 8. Nonostante i genitori siano in Italia da circa 30 anni e i figli parlino in dialetto toscano, fin dalle scuole elementari Simona viene presa in giro per le sue origini albanesi e per la sua corporatura un po’ robusta. Pablo Trincia è andato nella scuola media di Santa Fiora per testimoniare la situazione di Simona anche con l’utilizzo di microcamere, e per l’occasione #Maipiùbullismo le ha organizzato una sorpresa speciale, facendole incontrare a Roma il suo gruppo preferito “The Kolors”.
Le dichiarazioni di Pablo Trincia su Mai più bullismo.
#MaiPiùBullismo, che in Italia ha registrato un grande successo di critica ed ascolti con la prima edizione, è un format internazionale trasmesso con grande successo in Olanda, Spagna e Australia, e in corso di preparazione in 12 paesi nel mondo, con l’obiettivo di offrire uno strumento innovativo per la riflessione costruttiva sul fenomeno del bullismo dall’interno. “Quest’anno abbiamo messo a frutto l’esperienza maturata nella prima stagione, quando siamo stati autentici pionieri di questo nuovo tipo di format. Abbiamo fatto tesoro delle difficoltà incontrate e ora sappiamo ancora meglio come muoverci in un ambito familiare tanto delicato”, spiega Pablo Trincia. “Abbiamo girato l’Italia da nord a sud per raccogliere le testimonianze delle vittime del bullismo, tra cui molte ragazze. Un lavoro faticoso e delicato, ma che porta anche molte soddisfazioni. Già dai nostri interventi precedenti abbiamo riscontrato effetti positivi e alcune situazioni difficili sono migliorate”.
La formula del programma è sempre quella innovativa del linguaggio coach/docureality: Pablo Trincia, nella veste di conduttore/coach, darà voce ai ragazzi vittime di bullismo e si confronterà con genitori e dirigenti scolastici al fine di chiudere ogni puntata con un incontro chiarificatore tra il protagonista della storia e i suoi compagni di classe. Strumento fondamentale del format è il video diario, attraverso cui i ragazzi che si affidano a #Maipiùbullismo raccontano il proprio profondo disagio, riuscendo a far sentire la loro voce e uscire dall’isolamento.