Pensioni, oggi 29 giugno 2018: le novità su quota 100 e platea dei beneficiari

Il piano della Riforma Pensioni del Governo Conte è di inserire la quota 100 nella Legge di Bilancio 2019 rinviando la pensione anticipata con 41 anni di contributi. La “Quota 100” prevede l’uscita dal mondo del lavoro quando la somma fra età anagrafica e contributi annui versati al fisco raggiunge il valore 100, con un limite minimo a 64 anni e 36 di contributi. In questo caso, il lavoratore in pensione potrebbe incappapre in penalizzazioni dell’assegno.

Dalle dichiarazioni dei due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio si evince la loro intenzione di considerare la quota 100 prioritaria rispetto a quota 41. Con la volontà di avviare le operazioni per gennaio 2019.

Pensioni, oggi 29 giugno 2018: le novità su quota 100 e platea dei beneficiari.

L’obiettivo della riforma è di reintrodurre maggiori elementi di flessibilità nel sistema previdenziale, in quanto la legge Fornero aveva abolito il vecchio sistema delle quote. L’idea del Governo è di contrattare con l’Europa circa i tempi di riduzione del reddito, in modo da non interferire con le riforme.

Per gli interventi si è stimato un costo di 5 miliardi di euro l’anno. Numeri ben diversi quelli stimati da Tito Boeri, presidente Inps che, per il superamento della riforma Fornero attraverso quota 100 tra età e contributi o con 41 anni di contributi a qualunque età prevede ha parlato di costi superiori di ben quattro volte superiori.

Dunque, la quota 41 anni, l’altro obiettivo del governo per superare la Legge Fornero, sembra destinata ad essere rinviata ai prossimi anni. In quanto è una misura che riguarda un’ampia platea di lavoratori, quindi va adeguatamente modulata e finanziata.

Per quanto concerne la platea dei beneficiari, i lavoratori del settore pubblico si aggirerebbero intorno ai 100-150mila annuali tra il 2019 e il 2021, invece, i dipendenti privati, raggiungono quasi il milione annuali tra il 2019 e il 2021.

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