Riforma delle pensioni 2018. Le ultime novità su lavori usuranti e gestione ex Enpals

Rosa D’Amato, eurodeputata del Movimento Cinque Stelle chiede che vengano inseriti nella lista dei lavori ritenuti usuranti le attività svolte dai lavoratori del settore della pesca. “E’ inaccettabile che l’attività svolta dai lavoratori del settore della pesca, in particolare dai piccoli pescatori, non rientri tra i lavori usuranti”, ha dichiarato.

“E’ necessario che la pesca venga riconosciuta come tale, con una tabella delle malattie professionali conseguenti a tale attività e con l’introduzione di un ammortizzatore sociale stabile e duraturo. E’ quanto chiedono le organizzazioni di categoria. Una istanza legittima e supportata da ricerche sul campo, che hanno dimostrato come l’impegno biomeccanico delle attività di pesca sia assai rilevante e rischioso, non consentendo adeguati periodi di riposo. La nuova politica agricola comune deve tenere in considerazione anche questi aspetti. Mi farò portavoce di tali istanze a Bruxelles come in Italia”, ha aggiunto.

“L’impegno del M5s per tutelare la pesca italiana prosegue anche al Parlamento europeo, che proprio ieri ha varato una serie di misure volte a rafforzare i controlli sui prodotti ittici importati nell’Ue da paesi terzi. L’obiettivo è che il pesce importato rispetti gli stessi standard previsti per il settore europeo. Un modo per contrastare il dumping a danno delle nostre marinerie”, ha concluso.

Osservatorio Inps sulle pensioni nella Gestione ex ENPALS.

L’Inps ha pubblicato l’Osservatorio con le statistiche sulle pensioni e sui lavoratori della Gestione ex ENPALS, soppressa nel 2011 e confluita nell’INPS con la denominazione di Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo (FPLS) e di Fondo Pensione Sportivi Professionisti (FPSP). Le pensioni vigenti al 1° gennaio 2018 sono 58.043, di cui 55.666 a carico del Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo e 2.377 del Fondo Pensione Sportivi Professionisti. L’importo complessivo annuo in pagamento è di 951,7 milioni di euro, di cui il 93,8% (892,7 milioni di euro) in carico al FPLS e il 6,2% in carico al FPSP.

Rispetto all’anno precedente si registra un incremento del numero delle pensioni e degli importi annui in pagamento a inizio anno, con una netta differenziazione per gestione. Mentre la gestione dei lavoratori dello spettacolo, infatti, ha visto crescere il numero delle prestazioni e dell’importo complessivo annuo rispettivamente del 1,7% e del 1,1%, la gestione degli sportivi ha fatto registrare un incremento numerico delle pensioni del 5,3% e un incremento dell’importo complessivo annuo in pagamento del 1,1%.

Per quanto riguarda la distribuzione per categoria, il 68,1% delle prestazioni sono pensioni di vecchiaia, il 27,9% pensioni ai superstitie il restante 4% pensioni di invalidità. L’importo complessivo annuo si distribuisce per il 79,8% alle pensioni di vecchiaia, per il 2,9% a quelle di invalidità e per il 17,3% a quelle ai superstiti.

Dall’analisi della distribuzione territoriale si evidenzia una marcata concentrazione delle pensioni di entrambe le gestioni nell’Italia centrale, con un picco nella provincia di Roma dove vengono erogate il 26,1% delle prestazioni e il 30% degli importi.

Le pensioni d’invalidità sono maggiormente concentrate nell’Italia centrale (40,6%), mentre quelle di vecchiaia nell’Italia settentrionale (45%). Il 3,3% delle prestazioni viene inoltre erogato a pensionati residenti all’estero.

L’età media dei pensionati è 75,5 anni (74,1 anni per gli uomini e 76,8 anni per le donne). Analizzando la distribuzione per classi di importo mensile delle pensioni, infine, si osserva che il 43,3% delle pensioni ha un importo inferiore a 750 euro.

Gestione ex Enpals: le statistiche dei lavoratori.  

Nel 2017 il numero di lavoratori dello spettacolo con almeno una giornata retribuita nell’anno è risultato pari a 306.234, con una retribuzione media annua di 10.821 euro e un numero medio annuo di 104 giornate retribuite.

Il gruppo professionale più numeroso è quello degli attori (23,8%), seguito dai gruppi degli impiegati (11,2%), dei lavoratori degli impianti e circoli sportivi (11,2%) e dei concertisti e orchestrali (9,8%). Analizzando la struttura per classi di età emerge che, nel 2017, la classe di età modale è quella tra i 25 e i 29 anni con 44.219 lavoratori (il 14,4% del totale). I lavoratori uomini rappresentano il 57,6% della collettività considerata.

La retribuzione media annua nel 2017, pari a 10.821 euro, risulta molto differenziata sia per età, sia per genere. In particolare aumenta al crescere dell’età, almeno fino alla classe 55–59, ed è costantemente più alta per gli uomini (12.024 euro contro 9.188 euro per le donne).

Gli sportivi professionisti con almeno un contributo versato nel 2017 sono 7.449, il 92,1% dei lavoratori è costituito dagli appartenenti alla Federazione Calcio. Nel 2017 si registra un incremento del 5,5% del numero dei lavoratori rispetto all’anno precedente. La metà degli sportivi professionisti lavora al Nord (49,2%). Il 55,6% degli sportivi è costituito da atleti, il restante 44,4% da allenatori, direttori tecnico sportivi e preparatori atletici.

Nel 2017, la classe di retribuzione modale dei lavoratori sportivi professionisti è quella tra i 10mila e fino a 50mila euro con il 41,2%. Alla classe di retribuzione oltre i 700mila euro appartengono perlopiù gli sportivi professionisti della Federazione Calcio e si tratta in prevalenza di atleti (86,6%). Qui puoi trovare le ultime news e novità su riforma pensioni.

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