Riforma delle pensioni: cosa aspettarsi dal nuovo Governo?

Dopo l’insediamento della nuova squadra di ministri e la diffusione delle linee programmatiche dell’Esecutivo targato M5S-PD, il Governo Conte bis affronta la fase cruciale della fiducia del Parlamento. Oggi, 9 settembre 2019, l’Aula della Camera è convocata alle ore 11 con all’ordine del giorno le Comunicazioni del Governo. Alle 12,30 il Senato è convocato per la consegna del testo delle dichiarazioni programmatiche del Presidente del Consiglio dei Ministri.

“Siamo pronti a riprendere da dove, per colpa di qualcuno, la nostra azione di governo si era interrotta. E lo faremo con i Ministri del MoVimento 5 Stelle che daranno il massimo per proseguire e rafforzare il nostro lavoro nell’interesse degli italiani”, si legge su “Il Blog delle stelle”. Il responsabile dell’0rganizzazione del PD, Stefano Vaccari,  dal palco della Festa nazionale dell’Unità a Ravenna, ha dichiarato: “Del lavoro del nuovo governo ne ha bisogno il Paese, per rilanciare uno sviluppo sostenibile e di qualità, il lavoro, i diritti, per ridare fiato ad un’economia ferma, per ridurre il prelievo fiscale sui redditi più bassi, e per uscire dall’isolamento internazionale nel quale era stato confinato.”

La riforma delle pensioni nel programma di Governo

Gli interventi che il nuovo Esecutivo intende mettere in atto in materia di  pensioni e lavoro sono descritti in linea generale nel punto 4 del programma di Governo del 4 settembre 2019. In particolare, per quanto riguarda la previdenza, si legge: “Rinnovare l’istituto di natura previdenziale cosiddetto “opzione donna” e “Incrementare il Fondo previdenziale integrativo pubblico, includendo la pensione di garanzia per i giovani”.

Orietta Armiliato, amministratrice del Comitato Opzione Donna Social in un post, oltre al rinnovo di Opzione donna, ha voluto porre l’attenzione anche su altri temi d’intervento indicati nel programma di Governo tra cui l’introduzione di una legge sulla parità di genere nelle retribuzioni, il sostegno all’imprenditorialità femminile e la ricezione delle direttive europee sul congedo di paternità obbligatoria e sulla conciliazione tra lavoro e vita privata. “Si tratta di provvedimenti importanti che ci auguriamo possano vedere la luce nel minor tempo possibile”, ha dichiarato Armiliato. “Come ben sappiamo, però, a determinarne la messa in campo, sarà più la materia economica (leggi disponibilità) che non quella politica. Seguiremo gli eventi passo passo, a partire dalla produzione della Nadef (nota di aggiornamento al documento di econonomia e finanza) che è atteso entro la fine del mese corrente”, ha aggiunto l’amministratrice del CODS.

Riforma delle pensioni M5S-Pd: il futuro di Quota 100

Quale destino attende le pensioni anticipate in regime di Quota 100? Nel programma di Governo non è presente alcun riferimento alla misura, che sembrerebbe, quindi, destinata ad esaurire la sua funzione dopo la sperimentazione triennale. “Chi fa politica deve imparare, come abbiamo imparato noi in questo anno e mezzo, che le cose possono essere migliorabili: uno le fa, le osserva e quando può migliorarle lo fa”, ha dichiarato sibillina Laura Castelli, già vice ministro all’Economia del primo governo Conte, a proposito del Reddito di cittadinanza e Quota 100. “Tutto è migliorabile, con i colleghi del Pd se ne è parlato. Io penso che tutto si possa migliorare”, ha affermato a margine di Digithon.

Netta la posizione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro, il quale, in un’intervista al Corriere della Sera ha puntualizzato:”Abbiamo dimostrato di essere in grado di individuare coperture solide per le nostre proposte, lo faremo anche stavolta. Reddito e Quota 100 non si toccano, garantisco“.”Quando sono stati messi al centro i temi, come chiesto dal M5S, dal confronto è naturalmente scaturita la nascita di un governo che ha tutti i presupposti per fare bene. La legge di Bilancio sarà il nostro banco di prova, servirà un confronto franco con l’Ue“, ha sottolineato Fraccaro. 

Sempre a proposito delle pensioni in regime di Quota 100, il leader della Lega, Metteo Salvini, da Domodossola ha precisato:“Se questi proveranno a cancellare Quota 100 per tornare alla legge Fornero dovranno passare sopra i nostri corpi, non lo permetteremo”.

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