Dopo aver incassato al Senato la fiducia sulla Legge di Bilancio, il Vice Premier Luigi Di Maio ha pubblicato sul suo profilo social una nuova lista dal titolo:”Test sulla Manovra”. Il test dovrebbe avere lo scopo di fare chiarezza su quali notizie, tra quelle circolanti sulla Manovra economica, siano vere e quali false. “In questi giorni potrete utilizzarlo anche voi sottoponendo a parenti e familiari questi semplici quesiti”, ha suggerito Di Maio.
Tra gli interventi indicati come falsi si trovano l’aumento dell’Iva, il taglio delle pensioni “normali”, la riduzione degli investimenti, la riduzione della platea del Reddito di cittadinanza ed il blocco delle assunzioni dei ricercatori. Di Maio ha indicato come misure effettivamente contenute nella Manovra: il taglio delle pensioni d’oro, il superamento della Legge Fornero, un aumento della tassazione per banche ed assicurazioni, il taglio delle spese militari e l’aumento della tassazione sul gioco d’azzardo.
Il punto di Andrea Marcucci
“Ora è cominciata la strategia della disinformazione. Dovranno coprire l’umiliazione che hanno inferto al Parlamento. Nascondere il fallimento del reddito di cittadinanza che sarà di qualche decina di euro, sotterrare la vergogna delle indicizzazioni bloccate per le pensioni da 1000 euro, l’aumento delle tasse, il blocco delle assunzioni nella PA, il colpo mortale al volontariato. Potranno vincere di notte con il Senato umiliato come ieri, ma non potranno nascondere la realtà in nessun modo. M5S e Lega hanno i mesi contati”, ha dichiarato Andrea Marcucci, capogruppo Pd al Senato a commento della fiducia data questa notte alla Manovra.
Perplessità sull’entità delle risorse stanziate per la riforma delle pensioni
In considerazione del fatto che nel testo approvato ieri non vi è alcun riferimento alle annunciate misure sulle pensioni, Quota 100 in primis, ma solo la creazione di un Fondo dedicato, con la dotazione di 3, 968 milioni di euro per il 2019, nascono molte domande sull’utilizzo di tali risorse.
“In questa finanziaria, per quanto concerne lo scopo del nostro gruppo, c’è soltanto uno stanziamento di quasi 4 miliardi a fronte degli iniziali 6,7”, ha affermato Mauro D’Achille, amministratore del gruppo Lavoro e Pensioni: Problemi e soluzioni. “Come saranno ripartiti si saprà soltanto dopo la pubblicazione dell’apposito decreto, comunque se si volesse credere alle parole del Governo dovrebbero comprendere: Quota 100, la proroga di Opzione donna, la proroga dell’Ape social, il blocco dell’aumento dell’aspettativa di vita e la nona salvaguardia degli esodati”, ha aggiunto.
D’ Achille ha puntualizzato:”A nostro modo di vedere sarà impossibile che tutti questi provvedimenti possano avere un costo così basso, però non volendo essere accusati di “remare contro il governo del popolo” e di essere “contro la manovra del popolo” ci limiteremo ad essere come sempre attenti e vigili sulle future mosse del governo che, ricordo, non può essere soltanto a difesa del “proprio” popolo ma di tutti i cittadini”. Ed ha aggiunto:”Non voglio, qui, considerare i rischi legati ad una eventuale decrescita del PIL che porterà il costo della sterilizzazione dell’Iva nel 2020 dagli attuali 13 a 23 miliardi”
Sulla stessa linea Orietta Armiliato, amministratrice del Comitato Opzione donna Social.”Il fatto è che non si declina nulla”, ha affermato, “ma, come anticipato, ci sarà un ddl a parte ma…la domanda è : si possono fare Quota 100, prorogare Ape Social ed Opzione Donna, sterilizzare Adv 2019, chiudere la questioni Esodati con meno di 4 miliardi?”
Armiliato ha aggiunto: “Leggo qua e là la disillusione di molti e le demoralizzate analisi di altri: sono coloro che hanno creduto e sperato fino all’ultimo di vedere fra le poste della LdB il capitolo pensioni compilato opportunamente con la rubricazione di un norma che sancisse la possibilità di raggiungere la quiescenza anticipatamente. E sono soprattutto le donne, ancorché fossero al corrente della “nuova promessa” ovvero che la proroga della misura dell’Opzione Donna sarà inserita in un decreto collegato preparato ad hoc che esprimerà i contenuti del cosiddetto pacchetto pensioni. Pacchetto che oggi possiede un suo puntuale stanziamento così come si evince all’Art.1 Comma 139 della Legge di Bilancio licenziata questa notte dal Senato e che certifica una provvista per l’anno 2019 pari a 3.968 milioni di euro”.
“Con questo importo, teoricamente stando a ciò che ci hanno raccontato per mesi e mesi, si dovrebbe dare seguito alla cancellazione della Legge Monti-Fornero con una nuova riforma pensionistica … ...
In realtà, e torniamo con i piedi per terra così come per fortuna é sempre stato qui in CODS, fra di noi sarà bene dirci che, con tutta la buona volontà del Governo che non mettiamo assolutamente in dubbio, ben poco si potrà fare per soddisfare nella propria interezza quelle promesse per le quali in molti hanno fatto in modo che si costruisse la fortuna di questa maggioranza e di conseguenza il realizzarsi dei loro legittimi desideri”, ha sottolineato l’amministratrice del CODS.
Il commento di Luigi Metassi
Luigi Metassi, amministratore del Comitato “Esodati Licenziati e Cessati”, ritiene che sia stata data la fiducia ad una “finanziaria vuota”. “Si stanziano soldi su una semplice e confusa idea, neanche un progetto, che nemmeno viene dichiarato. E non potrebbe essere altrimenti se il fabbisogno per quanto ventilato fuori dal testo risulta doppio dello stanziato”, ha puntualizzato.