Lo scarno pacchetto di interventi sulle pensioni contenuto nella Legge di Bilancio 2019 non contiene l’attesa nona salvaguardia degli esodati rimasti esclusi dalle salvaguardie precedenti. L’unica possibilità di vedere risolta in tempi brevi l’annosa questione, rimane quella di un emendamento alla manovra economica. Ieri una delegazione del Comitato “Esodati Licenziati e Cessati” ha incontrato il Dott. Giovanni Capizzuto, Responsabile della Segreteria Tecnica del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Pensioni 2019: le ultime novità sulla nona salvaguardia.
L’esito dell’incontro tra i rappresentanti del Comitato”Esodati Licenziati e Cessati” ed il tecnico del Governo è stato illustrato da Emilio Caligaris, amministratore del gruppo nato in rete. “Il Dott. Capizzuto ha ribadito e confermato quanto il Ministro Luigi Di Maio aveva espresso durante l’incontro con i rappresentanti di questo Comitato in data 18 ottobre e riportato nel comunicato ufficiale del Ministero, ovvero che il tema esodati è all’attenzione del Ministero del Lavoro, assieme agli altri temi previdenziali aperti. Per tutti questi il Ministero ha già inoltrato richiesta di informazioni all’INPS, per conoscere il numero complessivo di soggetti interessati ed il relativo impegno finanziario”, ha precisato Caligaris.
Nona salvaguardia: quali i tempi necessari?
Caligaris ha fornito informazioni sulle modalità e le tempistiche per il varo della nona salvaguardia degli esodati:”Il Dott. Capizzuto conferma che a seguito della ricezione delle informazioni richieste all’INPS sarà possibile iniziare l’auspicato confronto tecnico tra il Ministero ed i rappresentati degli esodati per definire i dettagli del provvedimento di salvaguardia. Quanto ai tempi ed alle modalità per l’emanazione di un provvedimento di salvaguardia esodati (attraverso la Legge di Bilancio, o tramite Decreto dedicato, oppure congiuntamente ad altri provvedimenti previdenziali), il Dott. Capizzuto ci comunica che ciò dipende dai tempi di risposta dell’INPS“, ha chiarito.