Riforma pensioni, le ultime novità ad oggi 16 agosto 2018

La proposta di legge sul taglio delle pensioni d’oro presentata alla Camera dai capogruppo della Lega e M5S, Riccardo Molinari e Francesco D’Uva, prevede una sforbiciata alle pensioni superiori agli 80mila euro lordi annui, ovvero a agli assegni superiori a 4mila euro nette al mese con l’obiettivo di alzare gli assegni delle pensioni minime a 780 euro al mese. Riccardo Molinari ha ammesso, al quotidiano La Repubblica, una falla nel disegno di legge.

Taglio pensioni d’oro: Riccardo Molinari ammette una falla nel disegno di legge presentato alla camera.

“Alla base della proposta di legge firmata da me e dal capogruppo M5S c’è il principio per cui si fa un ricalcolo delle pensioni oltre i 4000 euro netti, senza fare espropri proletari o penalizzare chi è andato in pensione prima”, ha dichiarato Riccardo Molinari.

“Se l’applicazione della norma porta effetti diversi da quelli desiderati, lavoreremo con i tecnici del Parlamento e del ministero per correggerla” ha aggiunto il capogruppo della Lega.

“Quello depositato è un testo base su cui lavorare”, ha dichiarato Molinari. “L’idea di fondo è un ricalcolo per arrivare di fatto a un contributo di solidarietà a favore delle pensioni minime“. “Era anche nel programma elettorale del centrodestra, la Meloni lo dice da anni”, ha ribadito il capogruppo Lega.

Noi abbiamo sostenuto la proposta dei Cinque Stelle, concordando un’impostazione che non penalizzi chi è andato in pensione prima. E loro sostengono la nostra flat tax” ha concluso Riccardo Molinari.

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