Riforma pensioni, le ultime novità ad oggi 20 agosto 2018

Nella prossima riforma previdenziale vi potrebbe essere un intervento riguardante gli assegni di cittadinanza da 780 euro al mese. Secondo quanto evidenziato da il Sole 24 ore servirebbero per garantire una pensione “di cittadinanza” circa 4,2 miliardi. I beneficiari sarebbero tre milioni e 430mila pensionati con più di 65 anni.

Riforma pensioni: pensione di cittadinanza servono 4.2 miliardi.

Secondo le stime fornite dall’Istat, la platea dei 3,4 milioni è formata da 2,5 milioni di donne e 916mila uomini. Si tratta del 28% del totale dei pensionati over 65enni. Come si legge su il Sole 24 ore: “la pensione di cittadinanza sarà sicuramente soggetta alla prova dei mezzi (Isee entro una certa soglia) consideriamo i pensionati e non le singole pensioni poiché potrebbero essere sotto i 780 euro anche soggetti che sommano più trattamenti minimi”.

Stefano Patriarca, della società di consulenza Tabula ha detto, in merito alla stima dei costi delle pensioni di cittadinanza: «Al netto degli aspetti finanziari e dunque della sostenibilità dell’operazione bisogna considerare sia le interazioni con il Reddito di inclusione, sia gli effetti perequativi, perché appena sopra la soglia di cittadinanza ci sono pensionati che hanno una pensione previdenziale molto bassa frutto di una vita di contributi, e non in tutti i casi anche le nuove 14esime sarebbero in grado di differenziare equamente le posizioni».

La pensione di “cittadinanza” dovrebbe entrare nella prossima legge di Bilancio, visti gli impegni assunti dai due vicepremier e dal premier Giuseppe Conte. In merito alle coperture la maggioranza è al lavoro sull’attivazione di un Fondo in cui far confluire i risparmi derivanti dalla correzione che è stata annunciata sulle “pensioni d’oro”.

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