Oltre 33mila docenti e personale Ata su 42mila che dal 1° settembre 2018 saranno ufficialmente in pensione rischiano di percepire il trattamento di fine rapporto (Tfr) tra due anni. Questo per effetto del decreto legge 138/2011, l’indennità alla risoluzione del contratto di lavoro per il personale scolastico spetta con un differimento di due anni.
Pensioni: oltre 33mila docenti e ATA in pensione dall’1 settembre 2018 percepiranno il loro TFR solamente nel 2020.
Secondo una stima pubblicata su Italia Oggi, circa il 79% del personale scolastico, oltre 33mila docenti e ATA in pensione dall’1 settembre 2018 percepiranno il loro TFR solamente nel 2020. Il restante 21%, invece si vedrà accreditato l’importo entro il dicembre 2019.
La Legge 138/2011 stabilisce che l’indennità relativa alla risoluzione del contratto di lavoro, ovvero il TFR, relativamente al personale scolastico, non è previsto con efficacia immediata, ma solo attraverso un differimento pari a 24 mesi dall’effettiva data di cessazione del servizio lavorativo.
Pensioni: cedolino di agosto sarà con tredicesima.
Come riportato sul sito orizzontescuola.it: “il personale della scuola che andrà in pensione dal 1° settembre 2018 riceve, insieme allo stipendio di agosto anche la tredicesima spettante per i mesi lavorati nel 2018. L’importo dell’assegno di pensione, se caricato, è già visibile sul sito INPS“.
Inotre, i cedolini relativi alla mensilità di agosto sono stati caricati nell’apposita sezione riservata di NoiPA. L’esigibilità dell’importo è confermata per giovedì 23 agosto.