Entreranno in vigore dal prossimo 1° gennaio 2019 gli adeguamenti dell’età pensionabile al terzo aggiornamento Istat della speranza di vita. Le novità sono state rese note dall’INPS con la circolare n. 62/2018, dove i requisiti anagrafrici per accedere alla pensione aumenteranno di 5 mesi.
I nuovi requisiti per la pensione dal 1 gennaio 2019.
Da gennaio 2019, per accedere alla pensione anticipata, saranno richiesti 43 anni e 3 mesi di contributi per gli uomini e 42 anni e 3 mesi di contributi per le donne contro i 42 anni e 10 mesi e 41 anni e 10 mesi previsti attualmente. Invece, per la pensione di vecchiaia, saranno necessari 20 anni di contributi e 67 anni di età sia per gli uomini che per le donne, contro i 66 anni e 7 mesi attuali.
Per i lavoratori precoci saranno richiesti per il pensionamento 41 anni e 5 mesi di contributi contro i 41 anni attuali. Slittano di 5 mesi anche i requisiti previsti per il comparto difesa e sicurezza e per i comparti per i quali sono attualmente previsti requisiti previdenziali diversi da quelli vigenti nell’AGO, compresi gli esodati, con l’unica differenza che nel caso dei salvaguardati lo slittamento di applica ai requisiti previsti dalla normativa ante-Fornero.
Non verranno toccati invece i requisiti previsti per l’accesso alla pensione da parte dei lavoratori impiegati in lavori usuranti ai quali si applicherà fino al 2026 il previgente sistema delle quote