Le ultime novità sulle pensioni ed Opzione donna riguardano gli emendamenti alla Legge di Bilancio 2019. Meno di due settimane fa, il Vice Premier Luigi Di Maio aveva annunciato la proroga di Opzione Donna con un post su Facebook: “Confermata l’opzione donna. Adesso ogni donna a 58 anni può andare in pensione dopo aver lavorato per 35 anni. Migliaia di lavoratrici ne potranno godere! La questione della previdenza femminile era un tema urgente da affrontare per l’assurda condanna decretata nei confronti delle donne dalla riforma Fornero e per il successivo immobilismo negli ultimi anni del Governo uscente”.
Qualche giorno fa, il pentastellato Davide Aiello, membro della Commissione lavoro alla Camera, in un post su Opzione Donna, ha utilizzato toni differenti: “Questa misura dovrebbe essere prorogata per il 2019”, ha dichiarato. Leggendo il testo del DDL Bilancio non voi è alcuna traccia della misura, ha osservato l’On. Walter Rizzetto, membro della Commissione lavoro alla Camera. “La Manovra e le pensioni. Non è cambiato esattamente nulla rispetto al passato. Prendiamo il caso di Opzione Donna, un giusto provvedimento del Ministro Maroni per favorire l’uscita anticipata dal mondo del lavoro da parte di donne che volontariamente lo accettano.
La fase 1: gradi proclami mediatici, migliaia di like e di bacini, i “grazie” spesi a non finire. La fase 2: le certezze ufficiali diventano potenziali, le sicurezze ufficiali si trasformano in “dovrebbe”. Fatemi poi capire, visto che ho letto la Manovra almeno 10 volte, a che articolo e comma si parla di Opzione Donna e della sua proroga. In ogni caso io ho fatto gli emendamenti che la Maggioranza può accettare ed evitare figure meschine“, ha affermato il deputato di Fratelli D’Italia in un post.
Pensioni anticipate e Proroga di Opzione Donna: l’emendamento di Walter Rizzetto.
L’emendamento 1334/XI/21.010, con primo firmatario Walter Rizzetto, ha come oggetto la proroga della misura sperimentale per le pensioni anticipate al femminile, conosciuta come Opzione Donna. Recita il testo della proposta emendativa: “Dopo l’articolo 21, aggiungere il seguente: Art. 21-bis. (Proroga Opzione Donna).
1. Al fine di dare attuazione a interventi in materia pensionistica ai sensi dell’articolo 21, comma 2, e a valere sulle risorse del fondo di cui al medesimo comma, all’articolo 1, comma 222, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, le parole: «il 31 dicembre 2015», sono sostituite con le seguenti: «il 31 dicembre 2019 quale termine ultimo entro il quale perfezionare».
2. Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, disciplina con proprio decreto le procedure per accedere al regime previdenziale di cui al comma 1″.
Proroga di Opzione donna: il punto di Orietta Armiliato del CODS.
Le ultime novità sulla riforma delle pensioni e la proroga di Opzione donna sono state commentate in un post da Orietta Armiliato, amministratrice del Comitato Opzione Donna Social. Secondo Armiliato sarebbe “equo e corretto, estendere la proroga non solo al 2018”, ma anche al 2019 “soprattutto in virtù dell’innalzamento del requisito anagrafico di accesso”.
“Non vedo perché non andare oltre e quindi al 2020 o 2021”, ha aggiunto l’amministratrice del CODS, “o più, se ci fosse spazio disponibile a sopportarne il carico economico”. “Fermo restando che l’incognita, in realtà, è proprio questa: C’È o NON C’È? Perché, parliamoci chiaro, questo fondamentale punto non è stato per nulla acclarato ed è opinione dei tecnici all’unisono, che lo stanziamento inserito nella LdB non é sufficiente neppure a supportare Quota 100 e se non c’è capienza …non ci sarà ‘bollinatura’. Per nessuna”, ha precisato.