Riforma pensioni, legge di Bilancio e Quota 100. Le ultime novità

Dopo l’approvazione del Senato, il disegno della Legge di Bilancio 2019 è tornato alla Camera dei Deputati. La discussione in Aula è prevista per domani, venerdì 28 dicembre. Coloro che attendono di vedere concretizzarsi gli annunciati interventi in tema di pensioni, come Quota 100 e la proroga di Opzione donna, dovranno attendere che il Governo approvi  l’apposito decreto legge redatto dal Governo. Secondo quanto affermato dal sottosegretario al Ministero del Lavoro, Claudio Durigon, tale approvazione sarebbe prevista tra il 10 ed il 12 gennaio 2019. 

C’è preoccupazione per il destino dell’Ape sociale, che l’Esecutivo ha dichiarato di voler prorogare, ma che di fatto, scade il 31 dicembre. Il dirigente del Partito Democratico, Cesare Damiano, ha sottolineato l’incongruenza ed ha ricordato che a partire dal 1° gennaio 2019 entreranno in vigore nuovi requisiti per la pensione d’anzianità e di vecchiaia, mentre bisognerà attendere l’annunciato decreto legge per vedere il blocco dell’aumento dell’ aspettativa di vita per le pensioni anticipate. Resta ancora irrisolta la questione dei 6.000 esodati non salvaguardati.

Le perplessità di Cesare Damiano

“Il Governo ci ha propinato una legge di Bilancio fantasma nella quale si stanziano le risorse per le ‘bandierine elettorali’ di Lega e 5 Stelle, cioè previdenza e Reddito di cittadinanza, ma si rimandano i ‘dettagli’ a un Decreto legge che dovrebbe essere approvato tra il 10 e il 12 gennaio”, ha dichiarato Cesare Damiano. “Intanto scade al 31 dicembre l’Ape sociale, scattano dal primo gennaio i nuovi requisiti di età per la pensione di anzianità (43 anni e 3 mesi di contributi per gli uomini e un anno in meno per le donne) e di vecchiaia (67 anni di età) e non si sa ancora nulla della nona salvaguardia degli esodati. E potrei continuare”, ha osservato.

“Occorre vigilare su questa situazione”, ha precisato Damiano.”Bisogna richiedere la retroattività del futuro decreto dal primo gennaio 2019 perché Quota 100, da sola, può peggiorare la situazione per molti lavoratori. Per chi svolge lavori gravosi e che, pur avendo 62-63 anni di età, non ha totalizzato 38 anni di contributi: soprattutto le donne. Questi lavoratori possono andare in pensione con l’Ape sociale con 36 anni di contributi per le 15 categorie di lavori gravosi e con 30 anni per i disoccupati. Non a caso per accedere all’Ape ci sono state 76.049 domande, delle quali 57.572 relative a disoccupati (75,7%)”.

Ma non è tutto. Per l’esponente dem “la battaglia per le pensioni deve continuare, a partire dal ripristino della loro indicizzazione fortemente penalizzata dalle scelte del Governo, adottando nuovamente il sistema di rivalutazione ante 2012”.

Il menù della Legge di Bilancio 2019 di Marco Leonardi

L’economista Marco Leonardi, critico nei confronti della Manovra, ha redatto via social un personalissimo menù contenente le misure in essa previste.

“Il menù di Natale Milanese è fatto così: Antipasto di insalata russa (questa legge di bilancio è un’insalata russa).

1.1. L’impennata dell’iva dal 2020. La miccia riaccesa delle clausole fiscali
1.2 L’aumento delle accise sui carburanti
1.3 La riduzione dei contributi INAIL finanziata con il taglio delle risorse per la sicurezza sul lavoro
1.4 La nuova web tax
1.5 Il raddoppio dell’aliquota IRES per tutto il settore no profit
1.6 Le nuove tasse sui giochi
1.7 Il taglio del credito d’imposta IRAP per le assunzioni nel mezzogiorno

– il primo e secondo piatto sono fatti con ravioli di cappone e il cappone (in questo caso gli italiani sono i Capponi)

2.1 I tagli al Fondo per il reddito di cittadinanza e al Fondo Quota 100
2.2 Il nuovo blocco della rivalutazione delle pensioni
2.3 Il taglio delle cd pensioni d’oro
2.4 La dismissione degli immobili pubblici
2.5 Il cd “accantonamento” di 2 miliardi di euro. Solo un taglio lineare
2.6 Il rinvio delle assunzioni nella PA

– il mascarpone sul panettone (per i foresti la ciliegina sulla torta)

3.1 abolizione del titolo per le professioni sanitarie
3.2 condono saldo e stralcio per il papà

Buon pranzo e buon Natale. PS: mi sono dimenticato di dirvi di non preoccuparvi del conto, tanto pagano i nostri figli”.

Informazioni sull'autore