Molto si sta discutendo, in particolare dopo la formazione del nuovo governo, di taglio delle pensioni d’oro. Cesare Damiano, del Partito Democratico, a proposito delle parole del ministro Luigi Di Maio sulle pensioni d’oro, si è così espresso:”È giusto che si intervenga nuovamente sulle pensioni d’oro e che il ministro Di Maio accolga la nostra proposta di soglia al di sopra della quale intervenire: cioè, i 5.000 euro netti mensili”.
Pensioni d’oro: l’intervento proposto da Cesare Damiano del Pd.
Poi, ricorda: “Nel passato per queste pensioni era già stato adottato il contributo di solidarietà e, inoltre, quando sono stato ministro del Lavoro, ho congelato per un anno l’indicizzazione delle pensioni nella parte superiore alle 8 volte il minimo, cioé 4.000 euro lordi mensili. Quindi, niente di nuovo sotto il sole. Il punto è il metodo che si adotta per fare questo tipo di intervento.
Se è quello del ricalcolo delle pensioni in essere, continuo a non essere d’accordo perché si sdogana un principio che potrebbe, in seguito, essere applicato alle pensioni più basse, quelle degli operai, come via più facile per fare, all’occorrenza, un bel po’ di cassa. Come sappiamo le pensioni sono state utilizzate nel passato come mucca da mungere per risanare il debito. Meglio non correre nuovamente il rischio. Sarebbe paradossale che un governo che si è fatto paladino, nella propaganda elettorale, del miglioramento del sistema pensionistico, aprisse il varco a un intervento che potrebbe portare al ricalcolo delle pensioni in essere.
L’alternativa che noi proponiamo, già sperimentata, è ancora quella di un congruo contributo di solidarietà che porti lo stesso risultato di risparmio. Faccio notare, inoltre, che le pensioni dei dipendenti pubblici si basano sull’ultimo stipendio: quindi, se i calcoli non esistono non si possono fare i ricalcoli.
È sufficiente rileggere le dichiarazioni, a questo proposito, dei dirigenti dell’Inps nelle audizioni alla Commissione Lavoro della Camera nella scorsa legislatura. Facciamo il ricalcolo solo per i dipendenti privati?”. Infine, conclude: “Tagliare le pensioni d’oro non deve essere una mossa propagandistica: se si applicasse la flat tax, ai pensionati più ricchi, si restituirebbe molto più di quello che si dichiara di voler togliere”.
Pensioni anticipate e flessibilità in uscita: le ultime dichiarazioni di Domenico Proietti.
Le ultime news sul fronte pensioni anticipate e flessibilità in uscita, vengono fornite, invece, da Domenico Proietti, segretario confederale della Uil, che crede sia giunto il momento dopo le modifiche effettuate alla legge Fornero nella scorsa legislatura, con il nuovo governo, di completare “l’opera attraverso l’estensione della flessibilità di accesso al pensionamento per tutti i lavoratori intorno a 63 anni“.
Secondo Proietti, “bisogna contemporaneamente pensare alle future pensioni dei giovani che, in questi anni, a causa della precarietà del lavoro, hanno buchi di contribuzione che devono essere colmati. Occorre anche valorizzare il lavoro di cura delle donne ai fini contributivi“. Sono questi temi la Uil spera di poter riavviare al più presto con il Governo un nuovo confronto. Qui puoi trovare le ultime news e novità su riforma pensioni.