Riforma pensioni, oggi 25 giugno 2018: le novità su pensioni minime e pensioni d’oro!

Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, ha annunciato una serie di provvedimenti previdenziali, taglio delle pensioni d’oro, con il conseguente aumento delle pensioni minime. In un post su facebook il vicepremier Di Maio ha scritto: “quest’estate festeggeremo la fine delle pensioni d’oro e l’inizio di un’Italia più giusta”.

Taglio pensioni d’oro e aumento delle pensioni minime.

Tagliare le pensioni più elevate per finanziare l’aumento delle pensioni minime è stato uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale del M5S. Il ministro del Lavoro su facebook ha condiviso un lungo post dove ha scritto: “È iniziata l’estate, e tanti italiani cominciano a farsi i conti in tasca per vedere se è rimasto qualcosa per una decina di giorni di ferie con la famiglia. Alcuni non le faranno proprio“.

E ha aggiunto Luigi Di Maio: “Altri invece faranno vacanze da nababbi sullo yacht perché hanno una pensione d’oro di migliaia e migliaia di euro – in alcuni casi anche oltre 20.000 euro netti – che da anni gli paga tutta la collettività a causa delle distorsioni del vecchio metodo retributivo, che gli permette di avere molti più soldi rispetto a quelli che hanno versato.”.

Il vice premier ha poi continuato: “Uno sfregio a quei tre milioni di italiani che non hanno neppure i soldi per fare la spesa, perché sono stati abbandonati dalle istituzioni. Sia chiaro: chi si merita pensioni alte per avere versato i giusti contributi ne ha tutto il diritto, ma quest’estate per i nababbi a spese dello Stato sarà diversa. Vogliamo finalmente abolire le pensioni d’oro che per legge avranno un tetto di 4.000 / 5.000 euro per tutti quelli che non hanno versato una quota di contributi che dia diritto a un importo così alto. E cambiano le cose in meglio anche per chi prende la pensione minima, perché grazie al miliardo che risparmieremo potremo aumentare le pensioni minime.”.

Secondo il professor Pinelli, riguardo al taglio delle pensioni d’oro: “l’eventuale sforbiciata non può violare il principio di affidamento perché, in corso d’opera, non si possono cambiare le regole del gioco in maniera significativa. Se una persona ha pensione da 4mila euro, non ci potrà essere un taglio a 1500 perché la sua vita ne verrebbe stravolta. Detto questo certamente possono essere studiati ridimensionamenti evitando di scatenare una raffica di ricorsi”.

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