E’ previsto per oggi, 5 dicembre 2018, alle 15 l’inizio della discussione in Aula alla Camera dei deputati del disegno di legge di Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021. Secondo quanto affermato ieri dal Ministro dell’Economia Giovanni Tria in un’informativa in Commissione Bilancio alla Camera, sono in corso delle “valutazioni sul peso di Quota 100 e Reddito cittadinanza” nella manovra economica.
“Qualsiasi accordo è subordinato al fatto che non si toccano le priorità di intervento comunicate al Parlamento. L’azione deve consentire di mantenere quello che voi state discutendo”, ha chiarito Tria.”C’è una interlocuzione che va avanti con la Commissione Europea, un dialogo costruttivo, che diventa sempre più costruttivo. Con una finalità di riuscire ad evitare se possibile che Italia entri in procedura di infrazione per deficit eccessivo basata sul debito” ha precisato il Ministro.”C’è disponibilità ad esaminare se ci sono i margini finanziari economici e politici per arrivare a questo risultato che penso possa essere gradito a tutti i gruppi e all’Italia in generale”, ha aggiunto.
“Valutiamo risparmi reddito e pensioni a taglio deficit”
Valutiamo risparmi reddito e pensioni a taglio deficit”, ha dichiarato Tria in Commissione Bilancio alla Camera.”La prima delle opzioni è capire, visto che reddito e pensioni non hanno ancora disegni definitivi, è vedere se ci sono spazi, attraverso simulazioni di Inps e Mef, e se da una definizione maggiore di queste misure richiederanno meno risorse di quelle stanziate nel Fondo, la successiva decisione sarà come usare queste maggiori risorse a riduzione del deficit” ha chiarito Tria.
Il Ministro ha ribadito:”Attualmente stiamo studiando i disegni di legge e ancora non è definito il costo delle misure: abbiamo accantonato i fondi poi è chiaro che una valutazione attenta del costo è possibile solo quando ci saranno i disegni di legge”.
Le risorse per Quota 100 non sono in discussione
Le risorse stanziate per gli interventi sulle pensioni non sono in discussione, secondo quanto affermato dal sottosegretario del Ministero per gli affari regionali Stefano Buffagni, a DiMartedì. “Stiamo garantendo lo stanziamento di risorse in bilancio. Voglio che tutti sappiano che i soldi per fare questa misura esistono, ci sono”, ha dichiarato.
Quello che fa riflettere, però, è l’affermazione successiva: “Il provvedimento non l’abbiamo ancora disegnato”. Una cosa viene chiarita da Buffagni: Quota 100 non diventerà Quota 102. Il sottosegretario ha smentito l’ipotesi circolata in questi giorni che si sarebbe potuto accedere al pensionamento con Quota 100 avendo raggiunto i requisiti richiesti da almeno due anni.
Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha smentito seccamente un’altra notizia che si era diffusa circa la nuova misura sulle pensioni anticipate: Quota 100 non diventerà Quota 104. Ai microfoni di Rtl 102.5 ha precisato:“Quota 100 è 62 anni di età e 38 di contributi senza penalizzazioni. Questo l’impegno preso e lo porterò fino in fondo”