Riforma pensioni, tutte le novità ad oggi 6 ottobre 2018

Matteo Salvini intervistato al programma su Rete4 “W l’Italia” ha dichiarato che il suo obiettivo finale sarebbe quello di portare i contributi necessari per andare in pensione a 41 anni. «Non mando in pensione tutti l’anno prossimo, l’obiettivo finale è quota 41» ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno.

Il vicepremier Salvini nella manovra, ha spiegato, ci sarà come previsto la quota 100. Invero non sono stati trovati i fondi per garantire l’uscita a tutti coloro che hanno solamente 41 anni di contributi indipendentemente dall’età. Il titolare del Viminale ha poi specificato: «La somma della spesa tra l’abolizione della legge Fornero e il reddito di cittadinanza è di 16 miliardi, negli anni la spesa per l’abolizione della Fornero crescerà, mentre il reddito di cittadinanza dovrebbe scendere».

Riforma pensioni: verso il rinvio di Quota 41 nel 2020.

Nella Nota di aggiornamento del Def non viene fatto nessun riferimento alla possibilità di andare in pensione dopo 41 anni di contributi indipendentemente dall’età. Dunque, sarà rinviata al 2020 la discussione sulla quota 41. Costi troppo alti per includerla gia in questa manovra.

In pratica, i precoci dovranno attendere di avere compiuto almeno 62 anni. Secondo quanto riportato da il sito del Secolo d’Italia: “si profila però l’ipotesi che la riforma delle pensioni possa avvenire in due tranche. La prima verrebbe avviata nel 2019 con la Quota 100, mentre la seconda scatterebbe l’anno successivo con la Quota 41″.

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