Reddito di cittadinanza: le ultime dichiarazioni del Presidente dell’Inps

Il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, ha voluto manifestare in via ufficiale le scuse dell’Ente previdenziale per “alcuni toni utilizzati per la gestione della pagina Facebook “Inps per la Famiglia”, che non rispecchiano i valori e la missione dell’Istituto”. “Obiettivo di Inps, e della Pubblica Amministrazione in generale, deve essere quello di creare un dialogo costante e trasparente per avvicinarsi ai cittadini“, ha dichiarato Tridico.

“L’Istituto comprende il disappunto che la vicenda può aver creato. Pertanto, s’impegna a predisporre il necessario affinché quanto accaduto non si possa ripetere in futuro. Al tempo stesso voglio precisare che stanno girando molti post assolutamente falsi, cui non prestare fede. Sostenere le famiglie in difficoltà puntando all’inclusione sociale ed al reinserimento lavorativo: questo l’obiettivo del Reddito di Cittadinanza e della Pensione di Cittadinanza”, ha precisato il presidente dell’Istituto.

Importo delle pratiche accettate

Per quanto riguarda gli assegni del Reddito di cittadinanza, Tridico ha chiarito:” Il 65% delle 473 mila pratiche fino ad oggi accettate del reddito di cittadinanza ha un importo tra i 400 e 1200 euro. La media dell’assegno è di 520 euro. E’ questo il dato che bisogna raccontare, tutto è stato calcolato in modo equo”. “Spiace che si soffermi sui casi di singoli che avendo già un reddito percepiscono importi tra i 40 e 150 euro. Questi casi rappresentano il 17% della platea.” Così il presidente dell’Inps rispetto a notizie di stampa che riportano alcuni siti.

Reddito di cittadinanza e Rei

“Inoltre ho letto di una cittadina che afferma che sarebbe stata ammessa al Reddito di Cittadinanza per ricevere un sussidio di importo inferiore a quello che riceveva per il ReI. Stiamo eseguendo tutte le necessarie verifiche, ma l’ipotesi in questione è veramente remota, essendo il RdC una misura più generosa del ReI. In ogni caso è evidente che, ove mai un caso del genere dovesse verificarsi, al cittadino che non aveva terminato la fruizione del Rei sarà assicurato il trattamento più favorevole”, ha ribadito il presidente dell’Inps.

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