Allunaggio: sabato 20 luglio 2019 si celebra l’anniversario dei 50 anni dal primo passo sulla Luna

In tutto il mondo fervono i preparativi dei festeggiamenti che accompagneranno, sabato 20 luglio, la ricorrenza del primo allunaggio: la missione Apollo 11 permise a Neil Armstrong e a Buzz Aldrin di compiere la passeggiata più invidiata e mediatizzata della storia. L’episodio è degno di essere ricordato come uno degli eventi più significativi dell’era contemporanea per una serie di motivi: oltre alla sua portata spettacolare, adeguatamente enfatizzata dai mass media con tutti i mezzi allora a disposizione, esso espresse al meglio le potenzialità della ricerca scientifica coniugata al progresso tecnologico, ma al tempo stesso mise crudelmente a nudo le divisioni politiche e ideologiche ancora esistenti nel mondo diviso in due blocchi dalla guerra fredda. Senza contare il vero e proprio choc culturale prodotto dalla missione, che in qualche modo pose fine al mito della luna, da sempre protagonista dei racconti, delle fantasie e dei culti dell’umanità intera.

Il racconto di Tito Stagno.

La data del 20 luglio 1969 ha assunto un’importanza tutta particolare anche per noi italiani: la diretta, durata quasi 30 ore, è ancora oggi la trasmissione più seguita della storia televisiva (con uno share davvero “lunare” del 96%!), una vera e propria maratona non stop, animata soltanto dalle parole di cronisti di eccezione come Ruggero Orlando e Andrea Barbato, poiché le immagini non erano disponibili. Di recente Tito Stagno, uno dei protagonisti della storica diretta, ha rivelato di aver svolto la lunga telecronaca in mutande: il caldo all’interno dello studio di registrazione era infatti insopportabile, ma la rigida etica professionale impediva ai presentatori di togliersi giacca o cravatta, così si scese ad altri compromessi…

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