Nel carcere di Perugia è piena emergenza: all’interno della struttura detentiva sono stati rinvenuti dei ratti. A riportare la notizia è il giornale Umbriajournal.com, che ha intervistato un assistente capo coordinatore della polizia penitenziaria iscritto all’Osapp. Il livello di preoccupazione è molto elevato, in quanto i ratti trasmettono numerose malattie. I ratti sono stati combattuti con il veleno, ma ciò non basta: la quantità di medicinale è scarso rispetto alla dimensione della struttura, ed inoltre questi animali si nutrono degli scarti di pane e frutta che i detenuti buttano dalle finestre, preferendo gli scarti di cibo al grano avvelenato.
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Il problema dei ratti non investe solo il carcere di Perugia. Nel carcere minorile Beccaria di Milano, nei mesi scorsi, alcune aule utilizzate per attività didattiche sono state evacuate a causa della presenza di topi.
Anche il carcere milanese Opera è infestato dai topi, ed i detenuti hanno scritto una lettera alla direzione dell’istituto penitenziario per segnalare il gravissimo problema. I detenuti scrivono di un medico morso in infermeria a una gamba, e ricordano la vicenda di Cosimo Loiero, un detenuto malato di cancro con basse difese immunitarie a causa delle terapie e morso da un topo.