Amnistia e indulto, carceri e detenuti, le ultime news: un detenuto si toglie la vita a Reggio Calabria

Si continua a morire nelle carceri italiane: non accenna a diminuire il numero di detenuti che decide di togliersi la vita durante la detenzione, creando un continuo allarme che, ad oggi, le istituzioni non sono riuscite a fronteggiare. Nel carcere Arghillà di Reggio Calabria un detenuto rumeno senza fissa dimora ha deciso di farla finita, e si è impiccato nella sua cella. L’uomo era stato arrestato lo scorso sedici luglio con l’accusa di aver tentato di sequestrare un minore all’interno di un centro commerciale. Il tragico evento, forse, si sarebbe potuto evitare; si parla, infatti, di tragedia annunciata: l’uomo era affetto da problemi psichici e per questo l’avvocato aveva chiesto al Giudice per le Indagini Preliminari una perizia psichiatrica sul suo assistito che potesse consentirgli il ricovero in una struttura sanitaria. Il gip, però, aveva respinto l’istanza ed aveva confermato la custodia cautelare all’interno della struttura detentiva.

Le ultime news dal mondo delle carceri: si toglie la vita un detenuto, il triste commento di Emilio Enzo Quintieri.

A commentare la notizia è Emilio Enzo Quintieri, candidato Garante della Regione Calabria dei diritti dei detenuti e Consigliere Nazionale dei Radicali italiani. Il Consigliere si chiede come mai non sia stato accordato al detenuto rumeno il ricovero in una struttura sanitaria: nonostante avesse problemi psichici, infatti, è stato deciso per la custodia cautelare nel carcere di Archillà, struttura estremamente sovraffollata (la capienza regolamentare è di 302 posti, mentre i detenuti realmente presenti sono 360) con unità mancanti sia per quanto riguarda il personale di Polizia penitenziaria, sia per quanto riguarda gli educatori.

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