Crisi di governo: oggi conferito il secondo incarico a Giuseppe Conte

Stamattina il Presidente del Consiglio uscente Giuseppe Conte è salito al Quirinale per ricevere dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’incarico di formare il nuovo esecutivo. La notizia dell’incarico a Conte era stata comunicata agli organi di stampa ieri sera, al termine delle consultazioni con gli esponenti dei gruppi politici. Dopo che il Partito Democratico e il Movimento 5 stelle si erano pronunciati a favore di un nuovo mandato di governo, appariva del resto scontato che la scelta sarebbe caduta su Conte, poiché la sua candidatura era sostenuta dalla maggioranza dei parlamentari. Ferma invece l’opposizione dei gruppi di centrodestra, che si sono dichiarati contrari a quello che giudicano un rimpasto, organizzato al solo fine di prolungare la legislatura evitando di tornare alle urne.

Le incognite del nuovo mandato.

Giuseppe Conte ha quindi accettato l’incarico conferitogli da Mattarella, ma “con riserva”: una formula che nel linguaggio burocratico serve a evidenziare la precauzione con cui il premier si accinge a valutare la possibilità di mettere insieme la nuova squadra di governo. Perché la riserva sia sciolta, occorrerà che i partiti di maggioranza trovino accordo su punti fondamentali del programma e sulla distribuzione degli incarichi. Un aspetto particolarmente delicato da risolvere riguarda la nomina di un eventuale vicepresidente del Consiglio. Per non scontentare nessuno dei propri azionisti, il premier sembrerebbe intenzionato a non procedere ad alcuna nomina: questa decisione segnerebbe un deciso punto di svolta rispetto alla precedente esperienza di governo, durante la quale il margine di azione del presidente Conte era apparso notevolmente limitato dalla presenza dei due vicepresidenti Salvini e Di Maio.

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