Esame di Maturità: le novità previste dal Miur per il 2020!

Il Miur ha annunciato svariate novità per l’esame di Stato 2020, sulla scia di quelle già introdotte per l’esame di quest’anno. Tra le news quella relativa ai requisiti di ammissione, che saranno: raggiungere la sufficienza come voto finale, avere il numero minimo di presenze nell’anno, quella relativa alla svolgimento della Prova Invalsi, e aver frequentato le ore richieste di alternanza scuola-lavoro. Per il colloquio orale, confermata la cui struttura di quest’anno. Previste 3 buste, in cui saranno contenuti i temi del oggetto del discorso multidisciplinare, . Ci sarà la relazione sull’alternanza scuola lavoro, la revisione delle prove scritte e eventuali quesiti su Cittadinanza e Costituzione.

Scuola: considerazioni sul nuovo esame di stato.

Mentre quasi in tutte le scuole italiane si sono svolti i colloqui orali – l’ultima prova che i ragazzi devono superare per ottenere l’agognato diploma – è giunto il momento di tracciare un bilancio del nuovo Esame, tenendo conto delle opinioni dei diretti interessati, vale a dire di studenti e insegnanti. Partiamo dalla prima prova, ossia lo scritto di italiano. Tra i ragazzi prevale un giudizio sostanzialmente positivo: le nuove tipologie, benché introdotte soltanto nel corso dell’ultimo anno, non sono parse così diverse da quelle affrontate negli anni precedenti, e le tracce proposte sono parse perlopiù facili e interessanti.

L’opinione degli insegnanti.

Più critiche sono le voci dei docenti. Se, infatti, tutti guardano con sollievo alla scomparsa del famigerato “saggio breve”, reo di costringere gli studenti a un “copia e incolla” di opinioni altrui su argomenti spesso complessi e fuori dall’orizzonte dei ragazzi, molti sollevano dubbi sulla natura “ibrida” della nuova prova – per metà di comprensione e per metà argomentativa – e sulla scelta dei testi. Infatti, come dimostrato dalle indagini statistiche e dai risultati delle prove INVALSI, i ragazzi fanno sempre più fatica a cogliere il significato di testi complessi, e le esercitazioni in classe sono di solito svolte a partire da testi letterari, le cui strutture sono assai diverse da quelle della comunicazione quotidiana più vicina all’esperienza giovanile. Da questo punto di vista, l’esame riformato può essere un valido spunto da cui partire per una seria revisione di programmi e metodologie di studio.

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