Genova, crolla ponte Morandi sulla A10, 35 morti

È crollato all’improvviso, verso mezzogiorno del 14 agosto: orario di punta. A sbriciolarsi 200 metri del ponte Morandi, che corre sulla A10 a Genova, nella zona di Sampierdarena, portando con sé tre le 30 e le 35 auto, oltre a tre mezzi pesanti. L’ultimo aggiornamento dei vigili del fuoco parla di 35 morti. Tra le vittime anche un bambino. La protezione civile riferisce anche di 13 persone ferite. Secondo i soccorritori, sotto le macerie ci sono una ventina di mezzi e si segnalano fughe di gas: “Qui c’è l’inferno, rischio altri crolli“, raccontano. Tutti i mezzi di soccorso disponibili sono sul posto e anche le squadre cinofile e Usar, gli esperti di ricerca e soccorso tra le macerie urbane, sono state attivate dai vigili per intervenire. Per ora si parla di quattro persone estratte vive.

Numero morti destinato ad aumentare.

“Temiamo che il numero delle vittime e dei feriti sia destinato ad aumentare perché sono ancora in corso le operazioni di rimozione dei detriti della parte del ponte caduto”, ha detto il capo del dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli. “Non sarebbero coinvolte persone nelle case o in transito sotto la struttura, ma solo chi era a bordo dei veicoli caduti”, ha spiegato.

Sono almeno una decina, infatti, i dispersi che i soccorritori stanno cercando tra le macerie, secondo quanto si apprende dalle forze dell’ordine e dai vigili del fuoco sul posto. Il dato provvisorio è confermato anche da fonti della prefettura.

“Ipotesi cedimento strutturale” – A causare il cedimento strutturale del viadotto, che ha un’altezza di quasi 50 metri sull’autostrada A10 e attraversa la Val Polcevera, potrebbe essere stato il violento nubifragio che ha colpito il capoluogo ligure questa mattina. Momenti di panico in autostrada nel tratto prima del crollo tra gli automobilisti rimasti bloccati sulla carreggiata.

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