La riforma delle pensioni in Francia: le ragioni della protesta

Oggi è la seconda giornata di scioperi in Francia, dopo l’annuncio da parte del Presidente Emmanuel Macron delle modifiche che dovrebbero essere apportate in tema di pensioni. Lo sciopero generale coinvolge tutti i settori dei trasporti: i treni,  le metropolitane e gli arei. In mancanza di riscontro e certezze, lo sciopero dei lavoratori del sistema dei trasporti di Parigi proseguirà fino a lunedì.

Lo sciopero generale è accompagnato da manifestazioni di piazza con decine di migliaia di persone coinvolte in maniera trasversale. La protesta è nella maggioranza dei casi pacifica, anche se si sono verificati episodi isolati di vandalismo ed infiltrazioni di black bloc a cui sono seguiti scontri con la polizia, con cariche e lanci di lacrimogeni.

La riforma delle pensioni di Macron

il Presidente  Macron ha proposto di introdurre un sistema universale di pensione a punti che dovrebbe sostituire gli attuali 42 regimi. Le modifiche interromperebbero le agevolazioni previste per molte categorie, con l’innalzamento dell’età pensionabile ed un calcolo dell’assegno pensionistico meno vantaggioso, in quanto basato sugli effettivi contributi versati, mentre molti regimi prevedono un calcolo sulla base degli anni con il numero maggiore di contributi versati.

La protesta dei sindacati

“Abbiamo uno dei migliori sistemi pensionistici al mondo, se non il migliore. Tuttavia, il presidente della Repubblica ha deciso, per pura ideologia, di annientarlo. In nome del mercato, si mette in dubbio il principio di solidarietà che è la forza della protezione sociale in Francia, precarizzando le pensioni”, ha commentato la confederazione sindacale francese Cgt.”Tutto ciò che riguarda le questioni sociali o la salute ora è visto come una spesa che deve essere ridotta. Il progetto presentato mira a farci lavorare più a lungo, con una pensione casuale basata su un valore in punti fluttuante”, ha aggiunto il sindacato.

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