Lavoro e Decreto sblocca cantieri: le dichiarazioni di Di Maio

“Qualcuno profetizzava che smontando il Jobs act sarebbe arrivata l’invasione delle cavallette, si sarebbero persi migliaia di posti di lavoro e sarebbe saltato per aria il Paese. Beh, si sbagliavano. I dati diffusi in questi giorni dall’Istat dicono che sono aumentate le persone che hanno un lavoro. Nei primi tre mesi di quest’anno ci sono 25 mila nuovi occupati e si prevedono 144 mila nuovi assunti per tutto il 2019. Allo stesso tempo diminuisce anche il tasso di disoccupazione che scende al 10,4% (era al 10,6%)”, ha dichiarato il Ministro di lavoro Luigi Di Maio via social.

“Questi numeri non servono per dire che siamo bravi. Servono per dire che bisognava fare il contrario di quello che hanno fatto Pd e compagnia cantante, cioè rendere più conveniente assumere a tempo indeterminato, e noi abbiamo iniziato a luglio dell’anno scorso con il Decreto che abbiamo chiamato – non a caso – Decreto Dignità. Adesso andremo avanti, sappiamo bene che la strada è lunga ancora, ma imprenditori e cittadini hanno dimostrato che non è tagliando i diritti che si fa ripartire l’Italia. È dando più diritti, più fiducia, più sicurezza alle persone per progettare la loro vita che troviamo la strada giusta”, ha osservato il leader pentastellato.

Decreto “Sblocca cantieri”

Il 13 giugno scorso la Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, recante disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici, meglio conosciuto come il decreto “Sblocca cantieri”.

Le dichiarazioni di Di Maio

“Approvato lo Sblocca Cantieri. Significa nuovo ossigeno alle nostre imprese, nuovi posti di lavoro e una grande spinta verso la crescita. Siamo stati attaccati per un anno intero con un fiume di fake news in cui si diceva che il Movimento 5 Stelle bloccasse il Paese e il decreto che oggi, invece, il Paese lo sblocca, guarda il caso porta proprio la nostra firma.

Ma ci interessa poco intestarci i meriti, parlano i fatti: su circa 600 opere bloccate circa 540 sono a carico di Comuni, Regioni ed altri enti, notoriamente amministrate non certo dal MoVimento 5 Stelle. Le altre 60, di competenza del Mit, erano ferme da anni e anni e ora ripartiranno! Con meno burocrazia, più trasparenza e tempi rapidi, oggi facciamo ripartire i cantieri e l’occupazione, rimettendo in moto l’economia e un settore chiave come quello delle costruzioni. Avanti così, certi che i cittadini, al momento opportuno, sapranno trarre le proprie valutazioni!”, ha affermato Di Maio.

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