Lavoro, economia, sanità: le ultime dichiarazioni di Luigi Di Maio

Il Vice Premier Luigi di Maio ha toccato alcuni argomenti d’interesse generale in alcuni post pubblicati sul suo profilo social. A proposito di lavoro ha dichiarato:”Nei primi due mesi del 2019 ben 208 mila contratti di lavoro a tempo indeterminato in più rispetto allo stesso periodo del 2018! Lo dicono oggi i dell’Osservatorio Inps sul precariato. Questi sono numeri, questi sono fatti. E voglio vedere cosa diranno ora tutti quelli che gridavano ai quattro venti che il Decreto Dignità avrebbe portato il Paese al collasso”.

“In sostanza: meno lavoratori precari e più famiglie in grado di progettare il loro domani. Avevamo detto che avremmo cambiato le cose e ci stiamo riuscendo veramente. Ora il prossimo passo è la crescita delle nostre imprese. Con il decreto sblocca-cantieri e il decreto crescita vogliamo infatti far ripartire i cantieri, gli investimenti innovativi, le esportazioni delle nostre eccellenze nel mondo. Stiamo rafforzando il nostro mercato del lavoro: tuteliamo chi tutti i giorni contribuisce alla produttività del Paese e rinunciamo alla logica della corsa al ribasso sugli stipendi”.

Riforma del sistema sanitario

In tema di sanità e riforma del sistema sanitario, Di Maio ha affermato:”Abbiamo incardinato in commissione sanità al Senato un disegno di legge che punta a togliere definitivamente dalle mani dei partiti il sistema sanitario, modificando i criteri di nomina dei direttori generali e rendendoli trasparenti e meritocratici. È una legge di buon senso, che il Paese aspetta da anni e che mi auguro sostengano tutte le forze politiche, a partire dalla Lega! Perché non è più accettabile avere dei malati di serie A e di serie B”.

Regole certe

“Il concetto che ribadiamo nella proposta di legge è molto semplice: regole certe, per scegliere i migliori. I migliori professionisti che possano prendersi cura di noi, delle nostre famiglie, dei nostri genitori, dei nostri figli! L’Umbria è solo l’ultimo caso. La sfilza di indagati, arrestati, corrotti dei partiti che hanno approfittato e abusato delle risorse e dei soldi pubblici destinati alla nostra salute è infinito. Un elenco che continua ad allungarsi.

Chi si occupa della nostra salute deve essere un esperto in materia, non un amico di un presidente della Regione o il figlio di un segretario del partito o l’amico di un assessore. E chissà quante altre porcherie hanno fatto in questi anni. La sanità è una cosa seria e va liberata dai partiti. Ne va della nostra vita. Vi terrò aggiornati sugli sviluppi e presto andrò in Umbria per raccontarlo ai cittadini”, ha concluso Di Maio.

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