Legge di Bilancio 2020: le dichiarazioni del Ministro Gualtieri

Con 166 voti favorevoli, 128 contrari e nessuna astensione, ieri il Senato  ha approvato l’emendamento 1.9000 interamente sostitutivo della prima sezione del DDL di Bilancio 2020. “Il voto del Senato ci consegna una maggioranza solida e coesa e una manovra che esce non solo confermata ma anche rafforzata nel suo impianto”, ha dichiarato il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.

Gualtieri ha dichiarato che la Manovra economica 2020 contiene interventi “per i lavoratori e le famiglie, che spinge verso l’equità sociale, che favorisce lo sviluppo e contiene un’inedita e ambiziosa scommessa sull’ambiente come volano di crescita sostenibile”. “Abbiamo evitato l’aumento dell’Iva di 23 miliardi, stanziato 3 miliardi per il taglio delle tasse sugli stipendi, aumentato gli investimenti pubblici, dato impulso agli investimenti delle imprese, sostenuto i comuni con risorse preziose. Tutto questo senza tagliare un euro ai servizi pubblici, che invece rilanciamo a partire dalla sanità e dagli asili nido, e ingaggiando una lotta senza precedenti all’evasione fiscale”, ha aggiunto il Ministro dell’Economia.

La questione delle clausole Iva

La questione delle clausole dell’Iva è stata affrontata da Gualtieri in un’intervista rilasciata a “il Messaggero”. Il Ministro ha osservato che avendo guadagnato altro tempo sarà possibile “lavorare sulle misure con la necessaria pianificazione”. “Quando sono arrivato al ministero ho trovato una legge di Bilancio già impostata con 6 miliardi di tagli e 9 di incremento di tasse. In poche settimane ne abbiamo scritta una completamente diversa nei numeri, nella filosofia e nella sostanza. Non era scontato”, ha sottolineato Gualtieri, precisando che l’obiettivo del Governo è quello di eliminare completamente le clausole Iva.

Gli interventi dopo il varo della Legge di Bilancio 

A proposito degli interventi che il Governo vuole mettere in atto dopo il varo della Legge di Bilancio 2020, Gualtieri ha dichiarato:”“Abbiamo grandi ambizioni riformatrici. Stiamo già impostando il lavoro che partirà da gennaio. Uno dei primi cantieri sarà quello della riforma fiscale. Vogliamo rendere il sistema più equo e ridurre la pressione fiscale a partire dai redditi medi e bassi, salvaguardando al tempo stesso il principio della progressività delle imposte. Tutto il contrario della logica della fiat tax che toglie ai poveri per dare ai ricchi”.

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