Manifestazione sindacale a Reggio Calabria: il commento di Landini (Cgil)

“È una bellissima giornata, una grande manifestazione che parla a tutto il Paese e all’unità del mondo del lavoro. Il premier Conte aveva detto che il 2019 sarebbe stato un ottimo anno: purtroppo non se n’è accorto nessuno, la diseguaglianza è aumentata e rischiamo una procedura di infrazione”, ha dichiarato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal palco di Reggio Calabria nel suo discorso, a conclusione della manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil di ieri 22 giugno 2019.

“Il ministro Di Maio annunciò dal balcone che il governo aveva sconfitto la povertà. Al contrario l’Istat rileva che la povertà è aumentata, ma non solo: oggi si è poveri lavorando. È necessario cambiare politica economica e aumentare i diritti”, ha puntualizzato Landini per il quale l’autonomia differenziata proposta dal governo gialloverde “è una grande bugia”. “Non solo è sbagliata, ma sostenere che risolve i problemi è un inganno totale. Pensiamo forse di fare i conti con Cina e Stati Uniti frazionando il territorio?”, si è chiesto Landini.

La manifestazione unitaria

“La giornata di oggi è la conclusione di una prima fase di grandi lotte, sostenuta da un’idea di unità sindacale che mancava da anni. Non intendiamo disperdere questo patrimonio. Siamo al Sud, a Reggio Calabria, e proprio il Mezzogiorno è sparito dalla discussione: non c’è neanche un provvedimento del governo. Da qui la nostra lotta si rilancia per cambiare davvero l’Italia e mutare radicalmente politica economica”, ha dichiarato il leader sindacale.

“Non si cambia il Paese senza il mondo del lavoro”. “Non vi permetteremo di portarci fuori dall’Europa e aumentare lo sfruttamento delle persone”, ha avvertito Landini: “Abbiamo un patrimonio importante, la nostra unità: proprio dell’unità sindacale e sociale il governo ha paura. Ci prendiamo un impegno preciso: andiamo avanti fino a raggiungere l’obiettivo. Insieme siamo partiti e insieme cambieremo questo Paese”.

“Il Governo ci sta portando a sbattere”

Un governo che “è solo” e “ci sta portando a sbattere”, secondo Landini. “Salvini è un ministro degli Interni che ha giurato sulla Costituzione : dovrebbe essere lui che combatte la malavita, il caporalato e lo sfruttamento. Invece con lo ‘sblocca cantieri’ manda alle imprese il messaggio che devono essere furbe, non rispettare leggi e contratti”. A proposito del tema fiscale: “Basta con la logica dei condoni, le tasse si devono far pagare. Il 90% delle entrate Irpef le garantiscono lavoratori dipendenti e pensionati, ovvero siamo noi che paghiamo per i servizi di quelli che evadono. Un ministro degno del suo nome non fa condoni, ma una battaglia seria su questo”.

A proposito della flat tax: “Non ci piace per niente, le tasse vanno abbassate a lavoratori dipendenti e pensionati, ma bisogna colpire con forza chi non paga. Il 50% della ricchezza è in mano al 10% degli italiani: occorre andare a prendere i soldi lì dove sono, ma non c’è la volontà politica di sostenere un’idea di solidarietà e giustizia sociale”.

 

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