Papa Francesco, Angelus: “Con la grazia di Dio dobbiamo lottare contro ogni forma di male e di ingiustizia”

Oggi, domenica 25 agosto 2019, su Rai 1 è stato trasmesso come di consueto ogni domenica l’Angelus, recitato da papa Francesco in piazza San Pietro. I fedeli potranno seguire l’importante appuntamento in diretta su Rai 1 a mezzogiorno, trasmesso in diretta all’interno della trasmissione A sua immagine che oggi si occuperà di un altro modo di vivere l’estate ossia di coloro che durante le vacanze anziché partire dedicano il loro tempo all’assistenza degli altri. Molte persone persone dedicano questo periodo all’assistenza dei più bisognosi, ad educare i più giovani, agli ultimi.

Argomenti ed ospiti della puntata di oggi di A sua immagine.

Lorena Bianchetti per parlare di questo argomento ha ospitato don Michele Falabretti, Responsabile del Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile, Laura Mazzon che è un’Akela, capo dei lupetti, del gruppo scout Roma 143, e la dottoressa Stefania Murari, in rappresentanza della comunità di Sant’Egidio. Verranno mostrate campi scout, di case vacanze per disabili, e di oratori “di frontiera”, in cui l’opera dei volontari è di fondamentale importanza per aiutare le persone in difficoltà che versano in situazioni di bisogno.

La Santa Messa dalla Cattedrale di Troia e l’Angelus in Piazza San Pietro.

Alle 10.55 c’è stata la Santa Messa. Nella giornata odierna di domenica 25 agosto 2019 la celebrazione eucaristica è stata trasmessa dalla Cattedrale di Troia (FG) con il commento di Orazio Coclite. Alle 12.00 l’appuntamento atteso da migliaia di fedeli, ossia quello con l’Angelus recitato da Papa Francesco in piazza San Pietro.

Queste le parole del Pontefice nell’Angelus odierno: “Il Vangelo di oggi ci presenta Gesù che passa insegnando per città e villaggi, diretto a Gerusalemme, dove sa che deve morire in croce per la salvezza di tutti noi. In questo quadro, si inserisce la domanda di un tale, che si rivolge a Lui dicendo: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Gesù però capovolge la domanda invitandoci a usare bene il tempo presente. Dice infatti: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno». Con queste parole, Gesù fa capire che non è questione di numero, non c’è il “numero chiuso” in Paradiso! Ma si tratta di attraversare fin da ora il passaggio giusto, e questo passaggio giusto è per tutti, ma è stretto, nel senso che per salvarsi bisogna amare Dio e il prossimo, e questo non è comodo! È una “porta stretta” perché è esigente, l’amore è esigente sempre, richiede impegno, anzi, “sforzo”, cioè una volontà decisa e perseverante di vivere secondo il Vangelo”.

Conclude il Pontefice: “Per noi cristiani, questo significa che siamo chiamati a instaurare una vera comunione con Gesù, pregando, andando in chiesa, accostandoci ai Sacramenti e nutrendoci della sua Parola. Questo ci mantiene nella fede, nutre la nostra speranza, ravviva la carità. E così, con la grazia di Dio, possiamo e dobbiamo spendere la nostra vita per il bene dei fratelli, lottare contro ogni forma di male e di ingiustizia“.

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