Papa Francesco, l’Angelus di oggi domenica 25 marzo 2018 e l’Omelia della Domenica delle Palme!

Papa Francesco, l’Angelus per la Domenica delle Palme. Oggi domenica 25 marzo 2018 si festeggia la Domenica delle Palme, ed inizio ha inizio la Settimana Santa, che terminerà con la Pasqua di Risurrezione. Papa Francesco in Piazza San Pietro benedirà le palme e gli olivi e al termine della processione presiederà la Messa nel giorno in cui si celebra anche la XXXIII Giornata Mondiale della Gioventù, a livello diocesano.

L’omelia di Papa Francesco di oggi 25 marzo 2018 in occasione della Domenica delle Palme.

Papa Francesco invita nell’omelia a riflettere sulla Liturgia di questa domenica che unisce “gioia e festa” di popolo, al “sapore amaro e doloroso” del racconto della Passione. In questa narrazione, fa notare, si mettono a nudo “sentimenti e contraddizioni” che spesso appartengono a “uomini e donne di oggi”: Capaci di amare molto e anche di odiare; capaci di sacrifici valorosi e anche di saper “lavarcene le mani” al momento opportuno. E si vede chiaramente in tutta la narrazione evangelica che la gioia suscitata da Gesù è per alcuni motivo di fastidio e di irritazione.

Coloro che gioiscono intorno a Gesù, spiega Francesco, sono quelli che hanno ritrovato in Lui “fiducia”, “dignità”, “perdono”, “speranza”; che hanno sperimentato la Sua “compassione” e possono quindi gridare: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore”. Non per tutti è così, infatti questa gioia risulta scomoda e diventa assurda e scandalosa per quelli che si considerano giusti e “fedeli” alla legge e ai precetti rituali. Gioia insopportabile per quanti hanno bloccato la sensibilità davanti al dolore, alla sofferenza e alla miseria.

Com’è difficile poter condividere questa gioia per coloro che confidano solo nelle proprie forze e si sentono superiori agli altri. Autosufficienza e superbia uccidono i sogni e la compassione E’ così, afferma il Papa, che “nasce il grido”: “Crocifiggilo!”, che non è “spontaneo” , ma è “costruito” col “disprezzo, con la calunnia, col provocare testimonianze false”.

Crocifiggilo!” è il grido “fabbricato dagli intrighi dell’autosufficienza, dell’orgoglio e della superbia”. Così alla fine si fa tacere la festa del popolo, si demolisce la speranza, si uccidono i sogni, si sopprime la gioia; così alla fine si blinda il cuore, si raffredda la carità. E’ il grido del “salva te stesso” che vuole addormentare la solidarietà, spegnere gli ideali, rendere insensibile lo sguardo.

Unico “antidoto” di fronte a tutte “queste voci urlate”, indica il Pontefice all’inizio della Settimana Santa, è “guardare la croce di Cristo” e lasciarsi “interpellare” dal suo “ultimo grido”,un grido di amore per ognuno di noi, “santi e peccatori”, “giovani e anziani”; grido salvifico affinchè “nessuno spenga la gioia del Vangelo”, nessuno resti “lontano” dalla misericordia del Padre. Guardare la croce significa lasciarsi interpellare nelle nostre priorità, scelte e azioni. Significa lasciar porre in discussione la nostra sensibilità verso chi sta passando o vivendo un momento di difficoltà.

Il Papa si rivolge ai giovani: “Un giovane gioioso è difficile da manipolare per questo la gioia è per alcuni motivo di fastidio“. “Far tacere i giovani è una tentazione sempre esistita” e “ci sono molti modi per rendere i giovani silenziosi”, “anestetizzarli e addormentarli perché non facciano rumore”. “Cari giovani, sta a voi la decisione”, “se gli altri tacciono, se noi anziani e responsabili, tante volte corrotti, stiamo zitti, se il mondo tace” “vi domando: voi griderete? Per favore, decidetevi prima che gridino le pietre“.

Gli appuntamenti di Papa Francesco della settimana santa dal 25 marzo al 1 aprile 2018.

Il 29 marzo, Giovedì Santo, alle 10 nella Basilica vaticana è prevista la Santa Messa del Crisma, in cui il Papa presiederà la concelebrazione con i cardinali, i patriarchi, gli arcivescovi, i vescovi e i sacerdoti presenti a Roma. Nel pomeriggio, alle 16, Fandrà in visita al carcere romano di Regina Coeli, dove celebrerà la messa in coena Domini con il rito della lavanda dei piedi a 12 detenuti.

Il 30 marzo, Venerdì Santo, alle 17 nella Basilica vaticana il Papa presiederà la celebrazione della Passione del Signore, con la Liturgia della Parola, l’Adorazione della Croce e il Rito della Comunione. La sera alle 21.15, nello scenario del Colosseo, il Papa presiederà la tradizionale Via Crucis, al termine della quale rivolgerà la sua parola ai fedeli e impartirà la benedizione apostolica.

La sera del 31 marzo, Sabato Santo, alle 20.30 nella Basilica vaticana ci sarà la solenne Veglia pasquale. Il 1° aprile, Domenica di Pasqua, in Piazza San Pietro alle 10 il Pontefice celebrerà la Messa solenne nella Resurrezione del Signore. Al termine della celebrazione, dalla loggia centrale della Basilica, impartirà la Benedizione Urbi et Orbi.

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