Pensioni 2020: i sindacati e gli esodati chiedono risposte dal Governo

I sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp- Uil hanno manifestano davanti a Montecitorio nei giorni in cui la Camera stava esaminando la Legge di Bilancio 2020. L’obiettivo era quello di portare all’attenzione del Governo le istanze presentate nella piattaforma sindacale unitaria in tema di pensioni e non autosufficienza. “Davanti al Parlamento. Volevamo accendere delle fiaccole ma non ce l’hanno permesso. E allora abbiamo acceso le luci dei telefonini. Il governo ha fatto senza di noi fingendo di non vederci ma noi non possiamo e non vogliamo tirarci indietro”, ha dichiarato in un post il segretario generale dello Spi Cgil, Ivan Pedretti.

“I pensionati e le pensionate meritano ascolto e delle risposte, a partire dalla definizione di quella legge nazionale sulla non autosufficienza di cui il paese non può più fare a meno. Sarà una battaglia lunga e dura. Siamo assolutamente determinati nel volerla combattere fino in fondo”, ha aggiunto il leader del sindato pensionati della Cgil.

I sindacati chiedono risposte

Coloro che attendevano dal Premier Conte nella conferenza stampa di fine anno qualche risposta alle richieste provenienti dai pensionati e dai sindacati sono rimasti probabilmente delusi. “Sedici milioni di pensionati e di anziani. Cittadini, contribuenti, elettori. Dal Presidente del Consiglio non una parola su di loro. Siamo di fronte ad un governo che non ha nessun pensiero, nessuna idea, nessuna visione riformatrice per cambiare il paese e per affrontare un fenomeno strutturale della nostra società come quello dell’invecchiamento. Incredibile!
Teniamoci pronti che toccherà ancora una volta a noi ricordare a questa politica che esistiamo e che meritiamo delle risposte”, ha dichiarato Pedretti.

Gli esodati “dimenticati” ancora una volta

“Pare sempre più evidente che, con questo governo, non esista solo il circoscritto problema insoluto degli esodati ma che esista una vergognosa indifferenza verso l’intero comparto dei pensionati nel suo complesso e questo rappresenta un gravissimo problema per tutti, esodati compresi”, ha puntualizzato Luigi Metassi, amministratore del Comitato Esodati Licenziati e Cessati.

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