Pensioni anticipate: le ultime novità sulla proroga di Opzione donna

Il gruppo Opzione donna: Le Escluse ha illustrato in una nota le vicende che hanno portato alla formazione del gruppo Facebook e le istanze formulate al nuovo Governo. “Il  gruppo “Opzione Donna – Le Escluse chiede l’inserimento della proroga con i requisiti 58/59 anni di età e 35 di contributi al 31/12/2019 nella nuova legge di bilancio. Sono tante le donne che sono in attesa della proroga e circa 2000 fanno parte del gruppo Opzione donna Le Escluse, escluse dalla precedente legge di bilancio, nonostante nel contratto di governo tra Movimento 5 stelle e Lega, all’ art. 17 fosse prevista la proroga a 57 anni di età, uno in più per le autonome, e 35 anni di contributi“, ha affermato Paola Viscovich, amministratrice del Opzione donna: Le Escluse.

“A ottobre 2018 l’allora Ministro per lo Sviluppo economico e Ministro del lavoro Luigi Di Maio ha innalzato il requisito anagrafico di un anno, escludendo di fatto le donne nate nel 1961, se lavoratrici dipendenti, e nate nel 1960, se lavoratrici autonome. Motivo dell’esclusione è l’obbligo di aver maturato tali requisiti entro il 31/12/2018. È da un anno ormai che il gruppo “Opzione Donna – Le Escluse” si sta battendo per questa ingiustizia, chiedendo la proroga di opzione donna con la maturazione dei requisiti a 58/59 anni e 35 anni di contributi al 31/12/2019″. “Durante il governo Conte I, il sottosegretario Durigon ha più volte confermato, a seguito di diversi incontri, l’attuazione della suddetta proroga”, ha precisato Viscovich.

Proroga di Opzione donna: le richieste al nuovo Governo

“Dopo la caduta del governo Movimento 5 stelle – Lega, che ha viste vanificate le dichiarazioni dell’allora sottosegretario, il nuovo governo, dopo una costante pressione del gruppo “Opzione Donna – Le Escluse”, ha inserito nel programma all’ art. 4 lettera, h) il rinnovo di opzione donna, rinnovo confermato anche dal premier Conte in una sua dichiarazione dalla visita a Lecce. Sui relativi canali social anche l’onorevole Maria Pallini conferma la proroga a seguito dell’incontro del 24/9 con i membri della commissione lavoro, il ministro Catalfo, i sottosegretari Stanislao Di Piazza e Francesca Puglisi, Puglisi che però si è rivelata evasiva sul tema nella sua ultima intervista all’emittente SkyTg24″, ha precisato l’amministratrice del gruppo Opzione Donna: Le Escluse. “Visto le costanti dichiarazioni del nuovo governo in merito all’importanza della questione femminile, il gruppo “Opzione Donna – Le Escluse” ribadisce l’importanza di passare dalle parole ai fatti, e che la proroga venga inserita nella futura ldb”, ha concluso Viscovich.

Proroga di Opzione donna: il punto di Paola Viscovich

Paola Viscovich ha voluto puntualizzare alcuni dettagli sulle proroghe di Opzione donna che si sono susseguite, mediante un post. “È vero che la proroga finalmente autorizzata ha riguardato un triennio, ma retroattivamente. Ha cioè permesso l’uscita a donne che pur avendo ampiamente maturato i requisiti già dal 2016, erano rimaste bloccate. Quindi sono uscite anche donne che avevano già anche più di 60 anni”, ha precisato.

“Diverso è oggi voler garantire l’uscita con OD a donne nate anche nel 65, dall’attuale età di 54 anni. Non si può accostare la situazione vissuta dalle donne alle quali in maniera forte e chiara, per anni, è stato ordinato di rassegnarsi, a quelle che, grazie alla battaglia di donne che hanno già ottenuto la proroga e ad altre che continuano a lottare per proseguirla, hanno almeno una strada tracciata anche per il loro futuro.  Noi continueremo per la nostra strada a chiedere la proroga al 31/12/2019, se poi il governo farà dei miglioramenti non saremo certo noi a criticarli“, ha osservato Viscovich.

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