Riforma pensioni e Legge di Bilancio 2020: cosa aspettarsi dall’incontro Governo sindacati?

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha convocato i sindacati per mercoledì 18 settembre 2019 a Palazzo Chigi in vista della stesura della nuova manovra economica. Tra i temi che verranno affrontati nella riunione  dovrebbero essere presenti quelli già toccati nel corso dei precedenti incontri: lavoro, Sud e tasse.”L’Esecutivo è cambiato  ma la nostra piattaforma è sempre la stessa. Chiediamo risposte alle nostre rivendicazioni in favore dei lavoratori, dei pensionati e dei giovani che sono in cerca di lavoro”, ha dichiarato il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo. “Nel programma di Governo  ci sono buoni propositi, ma mancano le risorse per i contratti e per la previdenza: nel prossimo incontro con il Premier chiederemo che vengano stanziate. Se non avremo risposte  continueremo la nostra battaglia”, ha precisato il leader sindaacale.

“Il nuovo Governo deve assolutamente ridurre la pressione fiscale nel nostro Paese“, ha sottolineato Domenico Proietti, segretario confederale della Uil. Secondo Proietti il taglio delle tasse deve riguardare lavoratori dipendenti e pensionati, in via prioritaria. “Il taglio deve essere robusto e significativo, solo così si può favorire un rilancio dei consumi e un conseguente beneficio per le attività produttive”, ha osservato l’esponente sindacale.

Quota 100: la preoccupazione di Fenapi

Gianluca Viola, responsabile dell’area sociale Fenapi provinciale ha esternato le preoccupazioni di Fenapi, circa la possibilità di un inasprimento dei requisito d’accesso a Quota 100 o della cancellazione anticipata della misura.  “Voglio dire subito, rivolgendomi a coloro che ritengono di avere i requisiti e desiderano anticipare il loro pensionamento, di approfondire per valutare se presentare la domanda di pensione. Questa nuova pensione anticipata, nonostante sia stata introdotta di recente potrebbe essere cancellata prima del tempo: a tal proposito, sono allo studio diverse ipotesi, la cui attuazione è prevista con la legge di bilancio 2020. Le diverse proposte riguardano la chiusura anticipata delle uscite con Quota 100 al 2020, l’aumento dell’età pensionabile a 64 anni o l’adeguamento dell’età per questa pensione alla speranza di vita”, ha dichiarato Viola, come riportato da “La Nazione”.

“Le proposte presentate sinora sulla Quota 100 sono diverse, ma tutte finalizzate a limitare l’impatto della misura sulle casse pubbliche”, ha osservato Viola, precisando:” Una prima proposta prevede che la Quota 100 continui sino al 2021, ma con un inasprimento, a partire dal 2020, del requisito di età. Il requisito, in particolare, potrebbe essere innalzato a 64 anni, oppure adeguato alla speranza di vita dal 2021“.

” Tra le proposte allo studio, è da evidenziare anche l’ipotesi che prevede la chiusura anticipata della Quota 100 al 31 dicembre 2020; sembra invece improbabile che sia adottata un’ipotesi ancora più severa, ossia la chiusura di Quota 100 al 31 dicembre prossimo”, ha aggiunto Viola.

Riforma pensioni: Letta:”Quota 100 scelta demenziale”

L’ex Presidente del Consiglio Enrico Letta, nel suo intervento alla Summer School della Scuola di Politiche a Cesenatico, ha dichiarato di essere “rimasto veramente colpito negativamente dal silenzio delle associazioni giovanili rispetto a Quota 100”. Non ha usato mezzi termini Letta nel definire l’introduzione delle pensioni Quota 100 “una scelta demenziale”, che verrà pagata dalle giovani generazioni. “La pagherete voi e non è una cosa che vi consente di pensare che sia giusta perché magari i vostri genitori vanno in pensione due anni prima”, ha precisato. “Ed è una cosa ignobile perché la vostra generazione è già quella più colpita dalla mancanza di opportunità lavorative e adesso dovete pagare anche questo. E’ incredibile”, ha aggiunto.

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