Riforma pensioni: il punto del CODS sulla proroga di opzione donna ed il riconoscimento dei lavori di cura

Il governo è al lavoro sulla proroga della misura opzione donna, un sistema che prevede la possibilità per le lavoratrici di sesso femminile di andare in pensione anticipatamente, al ricorrere di determinati requisiti. Come riferito da Orietta Armiliato, del Comitato Opzione Donna Social, la Lega ha presentato una proposta di Legge ordinaria, a firma dell’Onorevole Elena Murelli, relativa alla misura Opzione Donna. La Proposta di legge numero 1818 è stata assegnata alla IX Commissione Lavoro della Camera. Nell’articolo 9, comma 1, si parla della proroga di “opzione donna”, mentre il comma 2 dell’articolo 9 prevede la possibilità di una contribuzione figurativa per chi si è assentata dal luogo di lavoro per le cure dei propri familiari.

Orietta Armiliato commenta con Domenico Proietti il disegno di legge avente ad oggetto opzione donna e riconoscimento dei lavori di cura.

La Armiliato ha ribadito con soddisfazione sia l’estensione della misura di flessibilità destinata alle donne, sia la presenza al suo interno di un primo riconoscimento del lavoro di cura svolto dalle stesse nel corso della propria storia lavorativa. L’amministratrice del Cods Orietta Armiliato ha voluto fare il punto sulla questione anche con ha il Segretario Confederale della Uil Domenico Proietti. Secondo il sindacalista della Uil, “la proposta di legge va nella direzione delle cose da noi sempre auspicate sia in tema di opzione donna che di valorizzazione del lavoro di cura ai fini previdenziali“. Proietti ha ribadito la volontà di seguire con attenzione “l’iter parlamentare, che ci auguriamo vada a buon fine”. La Armiliato, ricollegandosi alle dichiarazioni di Proietti, ha sottolineato come il Comitato abbia da sempre sostenuto le proposte avanzate dalla piattaforma unitaria formata da Cgil, Cisl e Uil in tema di riforma del sistema previdenziale. Il riferimento è non solo alla proroga della pensione anticipata tramite opzione donna, ma anche alle rivendicazioni del Comitato riguardano anche il riconoscimento dei lavori del cura ai fini contributivi.

La Armiliato ribadisce la necessità di misure strutturali per la tutela delle lavoratrici!

La Armiliato, nell’ultimo post pubblicato ieri sulla pagina del gruppo, si è soffermata anche su un altro importante aspetto, ossia la necessità di pervenire all’emanazione di misure strutturali e non solo contingenti, che andranno sempre ad accontentare solo alcuni tagliando fuori altri, creando disuguaglianze e malcontenti. “Comprendo le argomentazioni di chi rileva il fatto di poter rimanere esclusa da quello o da quell’altro istituto ma, finché si andrà avanti con misure anticipate a requisiti statici e/o sperimentali e dunque a scadenza, ci sarà sempre qualcuno che ne resterà fuori. E questa é una questione squisitamente logico- matematica, per la quale non vi é soluzione, se non attendere e vivere l’eventuale reiterazione delle relative proroghe, soluzione precaria e frustrante. Ecco perché si auspica l’inserimento nel nostro ordinamento previdenziale di norme che abbiano carattere strutturale, ovvero che non abbiano un termine entro il quale venga definita una scadenza (le norme non sono mozzarelle…) e che siano, conseguentemente, fruibili per tutti”, ha concluso l’amministratrice del Comitato Opzione Donna Social.

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