Sabato 16 novembre a Roma al Circo Massimo si terrà una manifestazione nazionale indetta da Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil per promuovere interventi in favore dei pensionati. “Chiare e semplici le ragioni della mobilitazione e le richieste avanzate dai Sindacati: una legge nazionale sulla non autosufficienza, una vera rivalutazione delle pensioni (e non 40 centesimi in più al mese), la riduzione delle tasse per chi le paga tutte e fino all’ultimo centesimo, l’allargamento della 14esima per aiutare chi è più in difficoltà”, ha chiarito Ivan Pedretti, segretario generale dello Spi-Cgil.
“Che intervenire sulle pensioni, sulla loro rivalutazione, sia una delle priorità per sostenere i redditi e quindi i consumi in questo Paese ce lo dicono i numeri”, ha dichiarato Pino Gesmundo, segretario generale Cgil Puglia, commentando alcuni dei dati emersi nel corso di un seminario curato da Inca e Cgil. “Nello stesso tempo serve investire su nuova occupazione, per permettere ai giovani di costruirsi una posizione previdenziale che non li costringa in futuro a pensioni da fame o nessuna pensione”, ha puntualizzato Gesmundo.
Riforma delle pensioni e Quota 100
“Le misure previste nella legge di Stabilità non sono affatto sufficienti, non sanano la ferita della legge Fornero, a cui non ha certo posto rimedio Quota 100, misura però che va difesa e semmai corretta, lì dove discrimina alcuni soggetti”, ha proseguito l’esponente sindacale.
Pensioni di garanzia per i giovani
“E poi per i giovani che vivono condizioni di lavoro precarie e intermittenti va predisposta una pensione di garanzia, che non può gravare sulle loro tasche, come immaginato in alcune proposte dall’Inps. Stiamo parlando di fasce deboli della popolazione, su cui non è lecito fare propaganda politica e che bisogna invece sostenere con interventi concreti”, ha aggiunto Gesmundo.