Riforma pensioni: le ultime novità su Quota 100 ed Opzione donna

Ieri è stata una giornata decisiva per il secondo Governo Conte. Il Presidente del Consiglio ha tenuto la replica al Senato al termine della discussione sulle dichiarazioni programmatiche. Nel tardo pomeriggio con 169 voti a favore il Senato ha approvato la mozione di fiducia. Nel corso della replica, il Premier ha pronunciato parole molto dure nei confronti della Lega. “Se quello di assumere pieni poteri era lo schema, è comprensibile che chiunque l’abbia ostacolato, tutti coloro che lo hanno fatto pur nel rispetto della Costituzione e per senso di responsabilità, siano diventati nemici. Gli amici di ieri, gli interpreti del cambiamento non diventano avversari ma nemici”, ha affermato Conte in Aula.

“Poi con calma nelle prossime settimane spiegherete al Paese cosa ci sia di dignitoso in tutti i repentini voltafaccia che ci sono stati in poche settimane”, ha aggiunto il Presidente del Consiglio. Conte ha quindi illustrato i temi fondamentali del programma di Governo M5s-PD, che si sviluppa in 29 punti d’intervento. La riforma delle pensioni studiata dal nuovo Esecutivo prevede il rinnovo della misura di Opzione donna e l’incremento del Fondo previdenziale integrativo pubblico con l’istituzione di una  pensione di garanzia per i giovani.

Rinnovo di Opzione donna: il commento di Paola Viscovich

“Importanti novità aprono oggi nuovi chiarimenti in tema previdenziale. Due donne, Nunzia Catalfo e Laura Castelli, che si apprestano a ricoprire il ruolo di Ministro del Lavoro e possibile vice Ministero dell’Economia, potrebbero essere la chiave di svolta anche per Opzione Donna, misura tanto attesa e necessaria alle donne che, come tante volte ribadito, necessitano di parametri di flessibilità meno rigidi di accesso alla pensione”, ha dichiarato a Contattonews Paola Viscovich, amministratrice del gruppo Opzione Donna: Le Escluse.

“La scarsa possibilità, resasi evidente, per le donne, di fruizione di Quota 100, ed un calcolo interamente basato sul sistema contributivo di Opzione Donna, siamo fiduciose che possano convincere anche l’attuale Governo della necessità e della possibilità di prosecuzione della misura. Ci sono donne che nell’anno in corso hanno già maturato i requisiti anagrafici, come aumentati lo scorso anno e che nel corso del 2020 completerebbero la finestra d’attesa. Vi sono donne che stanno completando quelli contributivi. E chissà che non si trovi il modo per agevolare anche chi fa fatica a raggiungere tali parametri”, ha dichiarato Viscovich.

Il destino delle pensioni Quota 100 

Secondo le indiscrezioni il nuovo Esecutivo avrebbe trovato un accordo sulle pensioni  anticipate in regime di Quota 100. Il compromesso sarebbe quello di non rinnovare la misura, portandola avanti fino alla sua scadenza naturale, prevista nel 2021. Come riportato da Repubblica, Quota 100 dovrebbe essere soppiantata da una sorta di Ape social potenziato. 

Qualche settimana fa Cesare Damiano, dirigente del Partito Democratico, ha in qualche modo anticipato quello che sembrerebbe essere il progetto del Governo M5S-PD per quanto riguarda le pensioni anticipate. L’ex Ministro del Lavoro, infatti, a proposito di Quota 100 ha dichiarato:”A mio avviso, dovrebbe essere portata alla sua naturale scadenza. Non si tratta di una misura strutturale, perché dura solo 3 anni, ed è riservata a una platea di lavoratori ben individuata anagraficamente”.

L’esponente dem ha poi aggiunto:”Sulle pensioni occorre un intervento di messa a punto: concludere la sperimentazione triennale di Quota 100, far diventare strutturale l’Ape sociale e renderla accessibile a chi fa lavori pesanti e discontinui (edilizia)“. Più in generale, per Damiano bisognerebbe:”Rivedere il meccanismo di indicizzazione voluto dal Governo gialloverde; affrontare il tema di Quota 41 e quello degli esodati”.

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