Guglielmo Loy, presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza Inps, è intervenuto nel dibattito su Quota 100 ed il Reddito di Cittadinanza a margine della presentazione del bilancio sociale dell’Ente in Sicilia per il 2018. Secondo il dirigente: “Non si cambia un sistema pensionistico ogni anno”. Loy ritiene che la misura per le pensioni anticipate nota come Quota 100 probabilmente sarà modificata con il passare del tempo.
In ogni caso Loy sostiene che Quota 100 vada rivista. “Le donne sono state massacrate dagli ultimi interventi pensionistici, dalla Fornero a Quota 100, che ha premiato i maschi e il pubblico impiego e il Nord Italia”, ha precisato Loy, aggiungendo: “È rimasta scoperta un’intera fascia di popolazione che non può accedere ai 38 anni di contributi. A queste persone va data una risposta con strumenti di flessibilità di uscita diversa dall’attuale”.
Loy: “Il tema della flessibilità in uscita c’è”
“Non tutti i lavori sono uguali, non tutti possono permettersi di arrivare con 42 anni di contributi a 63-64 anni. Ci sono disoccupati a 63 anni che non hanno i loro anni di contribuzione e che rischiano di dovere aspettare i 67”, ha dichiarato il presidente del Civ.
Rei e reddito di cittadinanza:“ È la strada dell’aspirina quando si ha un po’ di mal di testa”
A proposito del Rei e del Reddito di cittadinanza, Loy ha osservato:”E’ giusto, quindi, dare una risposta a chi non ha nulla ma alla lunga, se il tema è quello di svuotare questo bacino enorme di persone in disagio sociale, occorre affrontare la questione della crescita e dello sviluppo”. “Quindi, parte delle risorse, peraltro poche, vanno sempre indirizzate in politiche di sostegno alle imprese, innovazione e ricerca“, ha precisato il dirigente.