Riforma pensioni, Quota 100 ed Opzione donna

L’attesa per le pensioni con Quota 100 ed il Reddito di cittadinanza dovrebbe finire presto. Secondo quanto annunciato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nel corso della trasmissione Porta a Porta, il decreto legge che contiene Quota 100 ed il Reddito di cittadinanza sarà portato per l’approvazione oggi, 10 gennaio 2019, in Consiglio dei Ministri.

“Giovedì porteremo il reddito di cittadinanza e Quota 100 in approvazione al Consiglio dei ministri. Vareremo poi il codice per la crisi d’impresa. Sono queste le riforme di cui il Paese ha bisogno”, ha affermato Conte, precisando: “Al momento, se non ci saranno cambiamenti dell’ultima ora, stiamo lavorando ad un unico decreto che contenga le misure su pensioni e reddito di cittadinanza”.

La questione di Opzione donna 

Dopo l’approvazione del decreto legge contenente diversi interventi sulle pensioni, si potrà verificare la corrispondenza con la bozza circolata in questi giorni. C’è molta attesa soprattutto per quanto riguarda Opzione donna, misura per le pensioni anticipate riservata alle donne. “Nella bozza del decreto legge su pensioni e reddito di cittadinanza abbiamo fatto una bella scoperta: all’articolo 16 si conferma l’Opzione donna, ma per potervi accedere viene innalzata l’età da 58/59 anni a 60/61 anni e così si attua un’altra beffa per le donne”, ha osservato Tamara Lambiase della Fnp Cisl.

“Si sbandiera la Quota 100 come un toccasana per il superamento della legge Fornero e nel contempo si bastonano due volte le donne che vogliono accedere alla pensione, mettendole in attesa”, ha aggiunto la sindacalista. “Sappiamo infatti che anche la Quota cento le penalizza, poiché la loro vita lavorativa è fatta di pause e permessi per lavori di cura che fanno risparmiare le istituzioni. Il sindacato chiede quale sia il disegno del governo legastellato nei confronti delle donne e denuncia quest’ultima norma penalizzante”, ha precisato.

 La mobilitazione sindacale

È prevista per il il 9 febbraio a Roma la manifestazione nazionale di Cgil, Cisl, Uil “per sostenere le proposte unitarie contenute nella piattaforma sottoposta ai lavoratori, per cambiare le scelte dell’Esecutivo e per aprire un confronto serio e di merito”. Lo hanno annunciato le tre sigle in una nota congiunta. “Il consenso delle decine di migliaia di lavoratori, pensionati e giovani alle proposte di Cgil, Cisl, Uil, emerso in occasione delle centinaia di assemblee organizzate su tutto il territorio nazionale, è stato pressoché unanime ed ha rappresentato un primo importante momento di confronto e discussione delle proposte sindacali con i lavoratori e i pensionati italiani sul documento consegnato nello scorso mese di dicembre al Presidente del Consiglio che si era impegnato a dare continuità al confronto, mai avvenuto, su alcuni capitoli indicati dal Sindacato”, hanno spiegato Cgil, Cisl e Uil.

“La legge di bilancio, appena approvata”, hanno sottolineato, “ha lasciato irrisolte molte questioni fondamentali per lo sviluppo del Paese, a partire dai temi del lavoro, delle pensioni, del fisco, degli investimenti per le infrastrutture, delle politiche per i giovani, per le donne e per il Mezzogiorno. Temi sui quali Cgil, Cisl e Uil hanno avanzato indicazioni e proposte credibili e realizzabili che non hanno trovato riscontro nella legge di stabilità avanzata dal Governo”, hanno concluso.

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