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Oggi, 23 marzo 2018, si svolgono le prime votazioni per l’elezione dei presidenti della Camera e Senato. Il primo nodo da sciogliere è la candidatura del centrodestra di Paolo Romani come presidente del Senato che ha ottentuto il netto rifiuto M5S.
I risultati delle elezioni non ha consentito a nessun partito di raggiungere la maggioranza assoluta in entrambe le camere. Cosa succede ora? Quali sono le possibili coalizioni in grado di formare un governo nella prossima legislatura?
Ieri nel tardo pomeriggio, Matteo Renzi, durante la conferenza stampa nella sede a via del Nazareno a Roma, ha annunciato le sue dimissioni ma le posticipa fino alla composizione delle Camere e alla nascita del nuovo governo.
In attesa dei restanti seggi in fase di scrutinio la situazione attuale confermerebbe il quadro dei risultati elettorali previsti prima delle elezioni. Il M5s si conferma primo partito con il 32,29% dei consensi alla Camera e per il 31,86% al Senato.
La tornata elettorale di domenica 4 marzo 2018 si svolge in unico giorno: si vota dalle ore 7:00 alle ore 23:00, e per poter votare occorre essere cittadini italiani, uomini e donne, che abbiano raggiunto la maggiore età.
Domenica 4 marzo si terranno le elezioni del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati. Chiarimento sulla procedura speciale per il voto fornita dal Ministero dell’Interno con un’apposita circolare.
Il candidato premier del M5s ha presentato ufficialmente a Roma, presso il Salone delle Fontane, la sua squadra di governo al completo composta da 17 ministri.
La novità del tagliando antifrode che si trova sulle schede elettorali che verranno consegnate domenica 4 marzo in occasione delle elezioni 2018 per il rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.
Le ultime novità su come esprimere il proprio voto nelle elezioni politiche 2018. Si vota domenica 4 marzo 2018 per il rinnovo del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati dalle ore 7 alle ore 23.
Il capo politico del M5S, Luigi Di Maio, ha svelato i primi nomi dei possibili ministri che comporanno la squadra di governo in caso di vittoria. Tra i nomi oltre, Costa ci sono Conte, Tridico e Pesce.